ARTE PER CURARE LA MENTE NEL TRAM DI NOBISCUM
da “IL TIRRENO” di Venerdi 24 maggio 2002
SAN VINCENZO. Al tram di San Vincenzo, vicino alla stazione ferroviaria, l’ssociazione giovanile Nobiscum inaugura il ciclo delle esposizioni. Sarà un’iniziativa speciale ad aprire le porte della carrozza al pubblico: gli allievi di Orietta Sloth, Expressive Arts Therapist, con i loro disegni e terrecotte.
Persone speciali, con difficoltà psichiche, che nell’espressione artistica hanno trovato uno spazio di benessere e la possibilità di comunicare.
«Nella mia vita ho trovato dei sostegni per cui posso dirmi normale – dice Orietta Sloth – loro si dicono malati perché non hanno trovato appigli, ma chiunque può impazzire, almeno temporaneamente».
– Che cosa fa un Arts Therapist?
E’ uno psicoterapista che lavora attraverso le arti. La terapia tiene conto del corpo, per arrivare all’anima ed alla sua espressione fondamentale: l’immaginazione, con il suo alleato primo, il gioco. Non è possibile descrivere la pratica terapeutica, ma uno dei punti essenziali è usare le varie modalità artistiche, passando dall’una all’altra».
– Per chi è indicata?
«Inizialmente, il campo è stato quello della salute mentale, oggi si è esteso a quasi tutte le patologie mediche, con il crescere degli studi che considerano la relazione tra corpo e mente fondamentale».
– Chi sono i suoi allievi?
«Delle persone, spesso tenute nascoste per vergogna. Ogni cultura ha i suoi pazzi, perché dipende dal modo di vedere il mondo. In Italia, si stimano 10 milioni di persone non mentalmente a posto».
Due gli appuntamenti, il 25-26 maggio e l’1-2 giugno.
Nel primo turno esporranno:
Massimo Giua, Daniele Cambi, Fabrizio Iscaro e Giampaolo Poletto.
Il successivo, è avvolto nel mistero degli pseudonimi:
Indiana Jones, Incarnazione di Jimy, Chester Perry, Genesis.