RAFFICA DI BOCCIATURE: IL GIUDIZIO DEL PRESIDE
da “IL TIRRENO” del 17 giugno 2002
PIOMBINO. Al liceo Carducci le bocciature sono aumentate, soprattutto nel triennio.
Il preside Fabio Grandi spiega:
«C’è una ragione pratica. Il ragazzo che in prima e seconda accumula debiti formativi, quando arriva al triennio ha ormai grosse lacune, insomma debito su debito finisce in bancarotta».
Grandi poi tenta di capire meglio cosa succede fra i 15 e i 17 anni, visto che il top delle bocciature è proprio nelle classi terza e quarta: «I ragazzi di questa età spesso sono demotivati, molti dei loro valori entrano in crisi, compreso quello della scuola. Diventa difficile dare un senso allo studio».
Questo fenomeno sarebbe più sentito al liceo: «Sarà perchè al liceo abbiamo più difficoltà a spiegare ai ragazzi l’importanza dello studio, rispetto a uno studente che frequenta il tecnico e sa di stare imparando un certo mestiere».
In pratica, è più difficile a 17 anni credere che sia utile nella vita conoscere una poesia di Catullo piuttosto che l’elettrotecnica.
La domanda alla base del fenomeno bocciature sarebbe questa: che senso ha studiare?
Il ragazzo se lo chiede e se non riesce a rispondersi, se non ce la fa a dare un senso al suo impegno, perde.
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