GIBRAN: RIFLESSIONE SUI FIGLI
Ci hanno inviato questo brano dello scrittore Gibran che volentieri pubblichiamo per avviare una discussione sul rapporto che abbiamo con i nostri genitori e che loro hanno con noi:
Dei figli. E una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i Figli e le figlie dell’ardore che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benche’ vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Poiche’ essi hanno i loro propri pensieri.
Potete dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime.
Poichè le loro anime dimorano nella casa del domani, che neppure in sogno vi e’ concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.
Poiche’ la vita non va mai indietro ne’ indugia con l’ieriVoi siete gli archida cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi piega e vi flette con la sua forza perche’ le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia gioioso e lieto questo vostro essere piegati dalla mano dell’Arciere:
Poiche’ come ama la freccia che scaglia, cosi’ Egli ama anche l’arco che e’ saldo.
PARLIAMONE INSIEME PREMENDO QUI.