SERATA BANCIARDI A SUVERETO IL 21 AGOSTO

Mercoledì 21 Agosto alle ore 21,30
al Chiostro di San Francesco
Ettore e Luciana Bianciardi, figli dello scrittore grossetano scomparso nel 1971, presenteranno due opere del padre.

La prima, “Un volo e una canzone”, è una raccolta inedita, curata da Excogita (la Casa Editrice di Luciana Bianciardi), di quattro articoli scritti da Bianciardi su Gabriele D’Annunzio e pubblicati sul Giorno nel 1963.
Si tratta di un’interessante ritratto del poeta e di un reportage su quegli anni, fatto da un intellettuale molto lontano per ideali e per formazione dal D’Annunzio; tuttavia contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, ne scaturisce una critica sorprendentemente equilibrata e lontana sia da schematismi accademici, sia da banali ed inutili esaltazioni o stroncature.
Un giudizio quindi particolarmente equilibrato, possibile certo oggi, ma assolutamente nuovo ed originale quarant’anni fa.

La seconda opera presentata è basata su un racconto, “La solita zuppa”, scritto da Bianciardi nel 1965.
Si tratta di una novità dal punto di vista letterario, in quanto non è il solito libro, ma una proposta di laboratorio, contenuta in un CD-ROM, al centro del quale sta il racconto stesso, ma che mira a coinvolgere i lettori non solo sul testo del 1965, ma anche su tutto quello che ha contribuito a creare il racconto e che è scaturito come conseguenza del racconto stesso (ricordiamo che per il “comune senso del pudore” di quei tempi, l’autore dovette subire un processo, che pur concludendosi con l’assoluzione, durò più di un anno).
E’ così possibile ripercorrere i documenti originali della vicenda, ossia le pagine originali del libro, gli atti del sequestro della pubblicazione, del processo, del successivo dissequestro, così come è disponibile una storia della vicenda con la descrizione delle situazioni e degli stati d’animo in cui l’autore venne a trovarsi.
E’ inoltre possibile leggere le storie di cinque personaggi, alcuni veri, altri di fantasia, che hanno avuto a che fare con la vicenda del libro e dell’autore.
I lettori, o per meglio dire i navigatori, possono scegliere liberamente il loro percorso di lettura, passando da un piano all’altro dell’opera e creando in tal modo una loro opera originale.
Ma non è finita qui: i lettori vengono anche invitati a intervenire loro stessi nell’opera, contribuendo con storie che si possano connettere a quanto già contenuto nell’opera originale.
In tal modo i lettori divengono un po’ anche autori e sono chiamati ad una sperimentazione di nuovi modi di comunicazione che superino i limiti e i vincoli della comunicazione cosiddetta tipografica, ovvero quella che iniziata nel quindicesimo secolo con l’invenzione di Gutenberg, continua praticamente senza sostanziali modifiche ancor oggi.

Scritto da il 20.8.2002. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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