PELUCHE NELLO ZAINO UNA MALATTIA CONTAGIOSA
da “IL TIRRENO” di lunedì 16 settembre 2002
PIOMBINO. Viva gli animali della fattoria, se sono di peluche. Con la partenza del nuovo anno scolastico riparte l’acquisto al «giocattolino peloso» che terrà compagnia e porterà un po’ di fortuna agli studenti (che lo lasceranno agganciato allo zaino).
Il fascino del peluche è intramontabile: dai primi mesi di vita in poi uomini e donne saranno sensibili a questo giocattolo che, via via si trasformerà in amico di giochi, regalo alla fidanzata o a lui, oggetto per la casa e di nuovo compagno di giochi per il proprio bambino.
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Con l’estate ormai da archiviare sta passando la moda del peluche marino, polpo e delfino in prima linea. E ne arriva un’altra: quella degli animali della fattoria. Tra tutti spicca il coniglietto.
Ma vanno alla grande anche tutti gli altri «vicini di fattoria», dalla mucca alle galline. Motivo?
Per gli esperti che studiano le tendenze sta per irrompere l’ultima moda, la «self cocoon», che tradotto significa l’«autococcolamento».
Dopo che ci hanno tartassato con l’euro, l’aumento dei prezzi e le questioni politiche, dopo che il maltempo si è fatto sentire, dopo un’estate di caldo e strapazzo, ora le temperature più basse, portano con sè l’idea che bisogna iniziare a coccolarsi un po’.
Ed in questo senso i peluche sono quasi imbattibili, tengono caldo e fanno compagnia.
Sarà per questo che gli orsi, i più veterani tra i peluche, hanno ancora una loro bella fetta di mercato.
Da Arcobalegno a Piombino dicono: «Io ho soltanto peluche per i bambini piccolissimi, da 0 a 3 anni, ma vedo che li comprano un po’ tutti, le ragazzine per la scuola, i fidanzati per le loro ragazze».
«Molti ragazzini – dicono alla cartoleria piombinese Charlie – ci chiedono Winny the pooh, quelli che hanno un’età maggiore spaziano a 360 gradi. Tra gli animali ora ci chiedono papere, tartarughe, la pantera nera, che è fra le novità di questi ultimi tempi».
Ma anche i peluche tradizionali non conoscono cedimenti. Da Charlie, a San Vincenzo confermano: «I peluche classici, come gli orsi ad esempio, hanno ancora un mercato tutto loro. Certo, in occasione del Natale e di San Valentino, di novità ne circolano molte di più, ma gli orsi sono sempre fra i preferiti».
Concordano anche da Unidea, di San Vincenzo: «Gli orsacchiotti ed i conigli sono i peluche più richiesti. Li comprano un po’ tutti, alcuni li scelgono anche come portachiavi».
Anche dal punto di vista economico i peluche sono imbattibili: ce n’è per tutte le tasche.
Quelli più economici li puoi acquistare spendendo solo 4-5 euro, ma chi può arriva a spenderne anche 100 di euro per un regalo un po’ originale.
E tra le marche, quelle che tirano di più, sono quelle che riproducono più fedelmente l’animale, come ad esempio la «Trudy».
In ogni caso quando si acquista un giocattolo di questo genere meglio stare attenti che il peluche abbia il marchio «Ce», cioè sia stato fabbricato seguendo le normative europee in materia di sicurezza. In questo modo durerà anche più a lungo.