PERCHE’ UNA CARTA PER LA CITTADINANZA?
Di fronte ad un numeroso pubblico sono stati presentate le nuove linee guida per proseguire sul percorso di costruzione della carta per la Citttadinanza sociale.
La Carta nasce dall’esigenza di condividere contenuti e modalità di approccio alle tematiche poste dalle comunità della zona, a nostro avviso può rappresentare una valorizzazione di tutti i cittadini della Val di Cornia, organizzati e non, e delle loro capacità di partecipazione attiva alla vita della comunità.
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Non è quindi solo uno strumento in cui vengono indicati i percorsi strutturati conoscibili e verificabili di accesso ai servizi, ma si costruisce come un documento plastico, che si modella nel tempo, secondo le necessità poste dalla zona, quindi ” un patto con la cittadinanza ” dove la centralità del cittadino diventa fondamentale sia nel momento della rilevazione dei bisogni, sia nella gestione e nell’attivazione delle risorse presenti nella comunità attraverso una partecipazione attiva ed organizzata.
Di qui sorge la necessità di realizzare un percorso di orientamento e di condivisione con tutta la cittadinanza attiva, i principi ispiratori del nostro welfare devono avere la finalità di permettere ad ogni cittadino della Val di Cornia di realizzare il proprio progetto di vita.
Il Welfare possibile parte dai principi espressi nella legislazione nazionale e regionale, che definisce gli orientamenti e le finalità delle politiche sociali territoriali, lasciando ampia autonomia, secondo il principio di sussidiarietà verticale, ai singoli comuni o ai comuni associati.
Nella Zona della Vai di Cornia, ancor prima dell’attuale innovazione legislativa, i Comuni avevano realizzato, attraverso un percorso di ascolto non strutturato, una rete di servizi rispondente a esigenze espresse dalla popolazione (servizi domiciliari, strutture di ospitalità, decentramento dei servizi).
La rete di servizi rispondeva più ai bisogni e ai disagi dei cittadini in difficoltà economica, più che all’esigenza di estendere la rete di protezione a tutta la cittadinanza e garantire opportunità per un miglioramento della qualità della vita di tutti.
Predisporre, oggi, un progetto come la “Carta della Cittadinanza Sociale” deve tener di conto dei valori di riferimento, del sistema delle relazioni, delle reciproche influenze, delle attività, della cultura storica della Zona, dove il solidarismo e la cooperazione era presente sia nella sua appartenenza alla cultura rurale che a quella industriale.
La rivitalizzazione di queste basi culturali viene ad essere uno strumento di contrasto alla cultura dell’individualismo e della superfcialità che oggi invade sempre di più gli stili di vita di ognuno di noi.
La rimessa in discussione del concetto di legalità inteso più come una misura risarcitoria della violazione dei diritti, che come rispetto di questi e della dignità della persona. L’estensione della solidarietà, nel vissuto quotidiano di ciascuno, diviene, così, il metro della presa in carico comunitaria.
Obbiettivo del gruppo tecnico operativo è quello di migliorare la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini, delle istituzioni dei soggetti comunitari.
Per migliorare la comunicazione e le relazioni tra i soggetti coinvolti l’ipotesi di lavoro che hanno fatto è l’istituzione di un tavolo permanente di confronto, simile al percorso fatto per la elaborazione del Piano Sociale di Zona.
Ciò allo scopo di:
– costruire un percorso condiviso per la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale;
– mettere in atto procedure per un adeguato coinvolgimento dei cittadini per una loro possibilità di
rendersi consapevoli nel controllo, nella verifica di qualità dei servizi e loro miglioramento ed
adeguamento secondo la variabilità dei bisogni.
La comunicazione deve essere costante e periodica:
– incontri con la cittadinanza almeno tre volte all’anno nei vari Comuni del territorio;
– potenziamento degli interventi di informazione diffusa durante l’anno attraverso gli strumenti di comunicazione locali (giornalini dei Comuni. Pagine web ecc.).
Mantenimento del gruppo tecnico operativo quale strumento rappresentativo di promozione e di sensibilizzazione per la cittadinanza sociale.
Per la sua composizione, segreteria tecnica della Conferenza dei Sindaci della Vai di Cornia, terzo settore, volontariato, referente politico, tale gruppo può garantire unitarietà e continuità all’azione di programmazione territoriale.