NATALE 2003: IL MESSAGGIO DEL PAPA
Il messaggio del Papa:
“Gesù nasce per l’umanità
che va in cerca della pace”.
Il Papa vuole ricordalo al mondo nella notte di Natale, quando tutta la Chiesa, con una liturgia solenne e antichissima, rivive la nascità di Gesù, uno degli eventi fondanti la sua fede. “Gesù – afferma ancora il Papa nell’omelia della messa di mezzanotte – nasce per ogni uomo oppresso dal peccato, bisognoso di salvezza e assetato di speranza”.
“Gesù nasce per
l’umanità che va in cerca di libertà e di pace”. Il Papa
l’ha ricordato al mondo nella notte di Natale, quando tutta la
Chiesa, con una liturgia solenne e antichissima, ha rivissuto la
nascità di Gesù, uno degli eventi fondanti la sua fede.
“Gesù – afferma ancora il Papa nell’omelia della messa di
mezzanotte – nasce per ogni uomo oppresso dal peccato, bisognoso
di salvezza e assetato di speranza”.
E “l’icona del Natale” altro non è che “un fragile
neonato, che le mani di una donna proteggono con poveri panni e
depongono nella mangiatoia”. Questa icona, rammenta Giovanni
Paolo II citando san Paolo, “ci insegna a rinnegare l’empietà
e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e
pietà”. Attraverso l’immagine del Cristo bambino “é
possibile anche per noi, uomini del terzo millennio – aggiunge
papa Wojtyla – incontrare Cristo e contemplarlo con gli occhi di
Maria”.
“Il bambino giacente nella povertà di una mangiatoia:
questo è il segno di Dio. – sottolinea il Pontefice – Passano i
secoli e i millenni, ma il segno rimane, e vale anche per noi,
uomini e donne del terzo millennio. E’ segno di speranza per
l’intera famiglia umana: segno di pace per quanti soffrono a
causa di ogni genere di conflitti; segno di liberazione per i
poveri e gli oppressi; segno di misericordia per chi è chiuso
nel circolo vizioso del peccato; segno d’amore e di conforto per
chi si sente solo e abbandonato”.
La Basilica di San Pietro era gremita in occasione della tradizionale messa di Natale. Ed è stata letta anche una preghiera in arabo da uno dei fedeli. Il Papa, con le sue parole, ha voluto poggiare il suo sguardo sulla situazione del Medio Oriente e sulla Palestina.
E alle 11,30, il Papa impartirà, da San Pietro, la benedizione Urbi et Orbi. Si collegheranno 50 paesi da tutti i continenti.