LEGAMBIENTE: APPELLO CONTRO LA GUERRA
da “ELBAREPORT” del 06-01-03
Da Legambiente dell’Arcipelago toscano abbiamo ricevuto il seguente comunicato:
“Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla solidarietà. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati.
Chiediamo che l’Italia, di fronte alla minaccia di un attacco militare
contro l’Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto
della Costituzione.
Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la spirale del terrore.
Basta guerre, basta morti, basta vittime.
Firma l’appello su
www.emergency.it; www.bandieredipace.org.
Invitiamo tutti i cittadini – continua la nota del Cigno – tutte le associazioni, i movimenti, le istituzioni, gli enti, siano essi pubblici o privati, religiosi o laici, contrari alla guerra e favorevoli alla pace e alla via del dialogo a esporre da subito la Bandiera della Pace o un pezzo di stoffa bianco con scritto “no alla guerra”, ai balconi delle case lasciandoli ben visibili finché non sarà definitivamente scongiurata la minaccia di un conflitto armato contro l’Iraq”.
Ed all’Elba iniziano a vedersi i primi stracci bianchi, legati come chiedeva Gino Strada a borse, auto e balconi.
Tra i primi a manifestare la sua adesione il Sindaco di Rio nell’Elba Catalina Schezzini:
“Non ho esposto oggi lo straccio solo per la pioggia – ci ha detto l’amministratrice diessina – ma lo farò quanto prima e, credo significativamente dall’ufficio del Sindaco”
A significare crediamo la ripulsa di tutta una piccola civile comunità per la guerra, un rifiuto a cui si unisce anche redazione di questo giornale che attacca idealmente, alla rete su cui passano i segnali che compongono le sue pagine, uno straccio bianco.