LA VAL DI CORNIA UNITA PER UN MONDO PIU’ EQUO
Lo scorso 17 gennaio presso il centro AGAPE di Venturina, la consulta per il Volontariato Sociale costituita dalle associazioni ARCI “Arcobaleno”, “Auser”, “Caritas”, “Croce Rossa Italiana”, “Spazio H” e “Un Bimbo un mondo”, hanno fatto il punto ad un anno di distanza dalla loro presentazione, su due progetti che hanno nell’aiuto alla popolazione del Congo e del Burkina Faso il loro perno.
I relatori della serata che aveva per titolo “Un mondo di giustizia è possibile: un percorso per riflettere insieme” erano Aldo Grilli presidente della Consulta per il Volontariato Sociale, Don Herman Ndyunze di Piombino, responsabile del Progetto Goma, e Don Andrea parroco di San Miniato volontario dell’associazione Shalom.
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Aldo Grilli ha aperto la serata illustrando ai numerosi presenti lo spirito che tutte le associazioni di volontariato vogliono trasmettere nel promuovere questi progetti, e che con questi incontri intendono coinvolgere i cittadini in riflessioni sulle tragedie dei Paesi in via di sviluppo, e dare vita ad iniziative che rappresentino un aiuto concreto e possibile, ma mai fine a se stesse, per questi popoli.
Don Herman che è originario del Congo, ha invece illustrato ai presenti i risultati del “PROGETTO GOMA”, nato sulle ceneri della tragedia provocata dall’eruzione un anno fa del vulcano nella provincia di Goma in Congo, il quale si è concluso positivamente, realizzando in pieno l’obbiettivo che le Associazioni della Consulta si erano prefisse: garantire la formazione di 336 bambini, tra i dodici e i diciotto anni, di una scuola media superiore di Goma, l’Istituto NTAMUGENGA.
Questo è stato possibile, per questo primo anno, grazie alla generosità di molti di noi, gente comune, che ha fatto confluire sui due conti correnti bancari aperti per l’occasione i circa 5.000 euro necessari a coprire le spese della scuola, spese che si attestano su circa 630 dollari ogni mese, solidarietà che quindi non deve cessare per garantire a questi ragazzi l’istruzione anche negli anni a venire.
Con lo stesso spirito di solidarietà le Associazioni della Consulta vogliono dare il loro contributo alla riuscita del ‘Progetto Matteo’, un adolescente che se n’è andato due anni fa nel sogno di giustizia e pace; eredità che i suoi genitori, le associazioni di volontariato, e lo stesso Monsignor Santucci hanno raccolto per impegnarsi nel nome dei suoi valori, dando nuove opportunità di vita a chi non ha futuro, sopraffatto da fame, sete, malattie, ingiustizia e soprusi.
Il progetto è stato lanciato un anno fa dall’Associazione SHALOM, un gruppo di volontari nato trenta anni fa per cercare la pace nell’obbiettivo della giustizia.
Shalom è attiva nel campo della solidarietà, e il progetto è stato presentato da don Andrea, parroco di San Miniato e volontario dell’associazione, che lo ha quindi esposto ai presenti.
Shalom per realizzare”Progetto Matteo” curerà la costruzione di una casa famiglia per bambini orfani nel BURKINA FASO, nazione dove ogni anno a migliaia vengono abbandonati nella disperazione, e dove la nuova casa famiglia offrirà loro una dignitosa opportunità di crescita e d’istruzione.
Don Andrea ha poi continuato ricordando hai presenti, tra i quali c’era il vice sindaco di Campiglia Marittima, Angiolo Fedeli e numerosi assessori comunali della Val di Cornia, che ogni giorno in Africa muoiono 40.000 bambini, di fame e per la guerra, una guerra silenziosa, non ascoltata dalla stampa “che fa credere a noi occidentali che le morti sono solo quelle tra Israeliani e Palestinesi, in quanto quella in Africa è una guerra tra poveri, e quindi silenziosa.
La fame e la guerra che fanno milioni di morti ogni anno, continua don Andrea, sono le principali cause di mortalità, nel continente che ha il più grande giacimento di materie prime del mondo.
Domenica 19 gennaio, ha aggiunto il sacerdote partiremo per il Burkina Faso insieme al sindaco di Piombino e alla delegazione del Movimento Shalom, per prendere visione del terreno su cui sorgerà la casa di accoglienza.