CELEBRATO IL GIORNO DELLA MEMORIA A VENTURINA
Una lezione – conferenza sul tema “La memoria unisce Antifascismo e Resistenza, radici della democrazia e libertà in Italia e in Europa” è stata tenuta dal professor Ivan Tognarini, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza, ai ragazzi delle terze medie dell’Istituto comprensivo.
Non è facile parlare ai ragazzi di oggi, proiettati come sono dallo stile di vita piuttosto lontano dalla riflessione verso messaggi sempre più veloci e gestiti dalla tecnologica.
I ragazzi delle terze medie comunque, anche se a scuola non sono ancora arrivati nel programma di storia alle pagine del fascismo e della resistenza, hanno seguito con interesse gli approfondimenti del professor Tognarini che anche in questa occasione ha dimostrato quanto gli episodi e i fatti della resistenza siano vicini alle nostre zone.
La storia non è magistra vitae ma senza dubbio ci può aiutare a comprendere, a fare scelte consapevoli, a cercare di non ripetere gli stessi errori. Questo il pensiero di Tognarini che ha anche detto però “oggi viviamo in un villaggio globale dove ogni cosa che accade ci tocca, ogni ingiustizia è vicina anche quando accade dall’altra parte del mondo”. Alla fine della conferenza dopo qualche brusio e un po’ di riservatezza gli studenti hanno cominciato a porre domande, stimolati probabilmente anche dalla testimonianza di un vecchio partigiano presente come ogni anno insieme ai propri compagni che, per l’età sono sempre più rari e più preziosa la loro voce.
Dietro alle teste coloratissime, dietro ai capelli fluenti per nascondere lo sguardo, accoccolati all’interno di una kefiah, la tradizionale sciarpa palestinese, sperano in un mondo più giusto ma, guardando gli adulti, spesso si trovano disorientati. La storia è una cosa complessa, fa capire Tognarini, e anche quando ci chiediamo se fosse stato possibile fermare prima il massacro degli ebrei dobbiamo essere consapevoli che in tanti hanno fatto molto e che molti sono stati anche i tedeschi che hanno pagato con la vita la loro opposizione al nazismo. La storia è complessa ma la discriminante è certa: dalla parte del giusto l’antifascismo, la resistenza, l’antinazismo, l’amore per la libertà e i diritti.