IL VESCOVO ALLA GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTU’
Sabato 12 aprile il Vescovo di Massa Marittima-Piombino Monsignor Santucci, ha partecipato alla giornata Diocesana della Gioventù, da lui voluta, che si è tenuta presso la Chiesa di San Guido a Donoratico.
Questa importante occasione d’incontro per il centinaio di giovani presenti, è stato un momento profondo di ascolto e di riflessione nella preparazione alla domenica delle Palme; per fermarsi un attimo a meditare, in questo caos di notizie e di immagini che ci bombardano ogni giorno, e porsi quelle domande che prima o poi ognuno di noi si deve chiedere: Chi sono? Da dove vengo? Dove sto andando?, e trovare un aiuto in queste risposte mediante la presenza di Gesù, nel giorno della sua morte sulla Croce.
Sono stati chiamati quattro testimoni che hanno raccontato la loro esperienza di vita con Cristo:
– Leonello e Cinzia, della Casa “Crocevia dei Popoli” di Piombino hanno colpito i presenti per la loro semplicità, per la voglia di Raccontarsi e di mostrare che bisogna affrontare i problemi della vita e viverli, e non lasciarsi vivere, per essere protagonisti attivi della propria esistenza.
La seconda testimonianza è stata quella di Emanuele che fa di mestiere lo scultore, ed è proprio grazie alla sua arte che continuamente lo stimola a porsi domande sulla sua esistenza, che è riuscito ad esprimere ciò che si è sentito dentro.
I ragazzi di “MONDO X” accompagnati da Padre Sandro hanno raccontato la storia della vita in comunità e della voglia di cambiare che ha chi esce dal tunnel della droga.
La quarta testimonianza è stata quella di Djiop, un giovane senegalese che è qui dal 1993, e che ci ha ricordato che in Italia non si vive più in comunità ma che ognuno corre per conto proprio.
La messa, che è seguita dopo la processione guidata dal Vescovo, è stata di una intensità profonda, e molti giovani sono rimasti toccati dal dono che Mons. Santucci, al termine della celebrazione, ha fatto donando un chicco di riso che deve crescere “… finché non sia formato Cristo in voi (Gal 4,19)”.