PIOMBINO: I FESTEGGIAMENTI PER IL 25 APRILE
Sarà il Sindaco Luciano Guerrieri a tenere la relazione ufficiale per la celebrazione del 25 aprile.
La cerimonia è un appuntamento tradizionale ed immancabile nella storia piombinese del dopoguerra e, anche quest’anno, si svolgerà secondo il programma che prevede, come consuetudine, la celebrazione nella sala del Consiglio del Palazzo Comunale (ore 10.30), il corteo per le vie cittadine (ore 11.30) e la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai Caduti per la Libertà (piazza della Costituzione, ore 12).
La vera novità di quest’anno sta nella presenza, al banco degli oratori, di uno studente piombinese, Riccardo Verdura: diciannove anni e un diploma di maturità classica, Riccardo ha intrapreso gli studi universitari alla facoltà di Storia contemporanea, presso l’ateneo di Pisa.
Raggiunto telefonicamente, ha risposto così ad una breve intervista telefonica.
La presenza di un ragazzo così giovane, in una cerimonia tradizionalmente affidata a personaggi ed esponenti del mondo politico e culturale, è un fatto nuovo e indubbiamente interessante: ci può spiegare come è accaduto?
Credo di essere stato chiamato in causa sia per i miei interessi scolastici che per il mio impegno in varie iniziative e manifestazioni su questi temi, alle quali ho partecipato anche in collaborazione con il Comune ed in particolare con l’assessore Pablo Gorini. L’anno scorso, ad esempio, per il progetto Storia e Memoria sono stato a Cefalonia con la delegazione piombinese, in rappresentanza della mia scuola.
Quali sono i suoi prossimi progetti?
Penso di tornare anche quest’anno a Cefalonia, questa volta come studente universitario, e spero soprattutto di poter collaborare con il professor Tognarini allo sviluppo del Centro di documentazione sulla storia dell’antifascismo e della Resistenza, istituito al Castello.
Cosa dirà domani al pubblico del 25 aprile?
Il mio non sarà un discorso lungo, ma ho pensato di articolarlo su tre punti fondamentali: una parte più “celebrativa” sul periodo storico, il punto di vista dei giovani sulla Resistenza e infine una riflessione sul valore conciliante tra le forze politiche.
Laura Pasquinucci