PICCOLI VANDALI: L’APPELLO DELL’ASSESSORE POLVERINI
L’appello dell’assessore Polverini alle istituzioni e alle famiglie, affinché ognuno faccia la sua parte per prevenire le manifestazioni del disagio giovanile.
Colla nelle serrature, armadi sfasciati, segni di effrazione: i danneggiamenti provocati da alcuni ragazzini alla palestra della scuola media X settembre, riportano all’attenzione pubblica il fenomeno del vandalismo, espressione concreta di un disagio giovanile che, ormai da alcuni anni, non risparmia più la comunità piombinese ed è, anzi, in aumento, dando origine anche a gravi manifestazioni di violenza di gruppo.
A preoccupare è la frequenza degli episodi, la loro entità e l’età dei responsabili, al limite tra l’infanzia e l’adolescenza: un insieme di effetti che fanno pensare ad un problema in gran parte sommerso e, quindi, maggiore di quanto appaia.
Ma se questa “bravate” sono solo la punta di un iceberg insidioso, che ogni tanto squarcia la tranquillità e le coscienze della comunità piombinese, quali sono le motivazioni che scatenano questo fenomeno, dove vanno ricercate le responsabilità e, soprattutto, cosa si può fare per riportare al sicuro il futuro dei bambini di Piombino?
“Responsabilità e rimedi non possono che dividersi equamente” – risponde l’assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali Simonetta Polverini, insegnante presso la scuola media cittadina – La società nel suo complesso, l’amministrazione, le istituzioni scolastiche, ma anche i privati singolarmente, genitori e famiglie in primo luogo, devono fare ciascuno la propria parte e svolgere fino in fondo il ruolo educativo che è loro assegnato: solo un fronte comune può arginare questo fenomeno, che sta assumendo caratteristiche veramente preoccupanti”.
Un’affermazione che può sembrare addirittura banale, tanta è la sua evidenza e condivisibilità: ma cosa succede nei fatti? “Al di là delle adesioni di principio, la realtà poi è ben diversa – continua Polverini – Lo sforzo dell’amministrazione comunale si è rivolto in particolare ad ottimizzare le forze e le risorse, attraverso un’azione di coordinamento delle istituzioni pubbliche (ASL, Servizi sociali, Sert) e di tutti i soggetti comunque preposti all’educazione (associazioni sportive, scuole), senza dimenticare l’istituzione che per prima è coinvolta: la famiglia. Un impegno mirato e svolto in maniera tutt’altro che generica, con interventi capillari in ogni struttura didattica, ad ogni livello.
Devo purtroppo constatare che gli incontri ed i corsi formativi, organizzati per gli adulti, hanno registrato per la fascia adolescenziale una scarsa partecipazione da parte dei genitori, il cui contributo è invece essenziale, non solo all’interno della famiglia, ma anche per l’efficacia dell’intervento pubblico: se la rete si smaglia, poche sono le possibilità di riuscita”.
Per cercare di risolvere il problema, combatterne le cause si conferma quindi più importante che reprimerne soltanto gli aspetti apparenti e questo può essere fatto solo con il contributo di tutti.
L’amministrazione comunale intende comunque promuovere un’azione per ottenere il risarcimento dei danni causati alla palestra: “Non si tratta di una questione meramente economica o di una ritorsione – chiarisce l’assessore. Chiedendo di risarcire il danno provocato ad un bene pubblico, si vuol costringere gli interessati a prendere coscienza delle proprie responsabilità, a riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti e richiamare l’attenzione sul fatto che una palestra, così come una scuola, un monumento o un cassonetto dell’immondizia, sono di tutti, anche di chi li distrugge.
Domenica prossima i bambini di Piombino potranno giocare liberamente per le strade e le piazze della città: è una delle iniziative organizzate per far crescere nei piccoli cittadini il senso di appartenenza alla comunità, partendo proprio dalla scoperta e dalla riappropriazione degli spazi urbani. Invito quindi i genitori a cogliere questa occasione e ad accompagnare i propri figli in questa giornata di festa ”.