SCOPPIA IL CASO “GOLFO DI BARATTI”

Divampano negli ultimi giorni le discussioni sul futuro del Golfo di Baratti, un’icona di bellezza perfetta che si staglia come un gioiello prezioso sul quasi disastrato e forse troppo sfruttato territorio del Comune di Piombino.

Dopo che per molti anni il Golfo di Baratti, perla del nostro territorio, è rimasto quasi sconosciuto ai più e quindi immutevole nella sua bellezza, oggi esso vede nuvole grigie all’orizzonte, nuvole che portano in quest’oasi di bellezza le ombre cupe delle spiagge private, della cementificazione, del parcheggio a tutti i costi e della definitiva trasformazione di questo museo a cielo aperto che è il golfo di baratti.

Da più direzioni stanno giungendo messaggi alla nostra redazione di questo malessere, basato sulla paura concreta di modificazioni di questa parte di territorio che porteranno Baratti a non essere più dei piombinesi (cosa che di anno in anno viene percepita sempre da più persone) ma in nome di un turismo residenziale privato (in parte anche abusivo), che alla città non da nessuna ricchezza ne nuova linfa economica, a diventare la patria di un turismo che fa arricchire solo i soliti noti.

Possibile che si debbano vedere centinaia di camper, tanto da far pensare che ci abitino gli zingari, a cento metri dalle tombe archeologiche, sentire proposte di privatizzare spiagge per darle a chi poi sappiamo che non darà posti di lavoro a noi giovani (perché il turismo serve a quello, a far lavorare chi in un posto ci vive, non a far arricchire gli imprenditori del nord).

Ci è arrivata perfino in redazione la comunicazione di un Comitato spontaneo nato da alcuni cittadini di Piombino(che potete visionare integralmente premendo su Leggi tutto…) che protestano vivamente del fatto che una società del nord, che ha acquistato quasi tutte le case tra San Cerbone e il ristorante Canessa, voglia demolirle per poi costruire un mega residence sopra il ristorante “La Pergola”, realizzando un megaparcheggio a fianco a quello dei parchi. Questa proposta di modifica della tavola 2.1 del PRG può essere vista da tutti chiedendo il protocollo 4626 del 15/02/2002.

Ci permettiamo una unica riflessione partendo dalle parole di Patrizio Roversi, il «turista per caso» più famoso d’Italia, che in una recente intervista ha detto “…sì, provate a chiudere Baratti perché farete un paradiso ancora più bello e i disagi sarebbero minori dei risultati”.
E’ ottima l’idea del parcheggio sulla via delle Caldanelle, anzi il fine settimana proporrei di vietare il transito nel Golfo ai non residenti dopo le 10.00, ma il pullman per andare al mare al “fiorentino” non lo deve pagare l’operaio “piombinese”, ma anzi deve essere il contrario, perché un turista che paga apprezza anche di più ciò che la nostra terra gli offre, e poi a Firenze 4 ore di parcheggio fuori dalle mura costano 9 €, perché qui a Piombino invece dobbiamo dare anche l’autobus gratis?
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COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DI
POPULONIA E DEL GOLFO DI BARATTI

OGGETTO: OPPOSIZIONE ALL’OSSERVAZIONE n° 138 RELATIVA AL RIORDINO
AMBIENTALE SUL TERRITORIO DI BARATTI (Piombino )

La presente per significare gentilmente alla vostra attenzione il contenuto dell’Osservazione n° 138 (cui alleghiamo copia) reperibile presso l’ufficio Urbanistica del Comune di Piombino prot. n°4626 del 15/02/2002 promossa dalla Società Porto di Baratti s.r.l.

Il nostro comitato, nato esclusivamente per salvaguardare e tutelare il territorio di Baratti Populonia (LI), si batte contro qualsiasi forma di cementificazione, urbanizzazione, incrementi volumetrici a solo scopo turistico residenziale e contro qualsiasi altra speculazione o stravolgimento scellerato dell’esistente patrimonio, paesaggistico, archeologico e naturalistico esistente.
Baratti e Populonia sono, come tutti ben sanno un unico esempio di piccola oasi incontaminata, e piccola realtà costiera di tradizione etnica puramente toscana ancora esistente sulla costa tirrenica della nostra regione.

Dalle osservazioni cui alleghiamo copia, si evidenziano programmi a dir poco catastrofici come nuove cementificazioni, demolizioni del patrimonio edilizio esistente, nuove urbanizzazioni , aumenti volumetrici per circa 1.500 mc, devastazioni del sottosuolo.
Il tutto è promosso da una società privata che certamente non ha nel cuore la natura e tutto quello che di bello ci dona, ma solamente far ben lievitare il proprio portafogli.

E’ nostro preciso impegno, e con l’aiuto di tutti coloro che tengono alla bellezza della propria terra , cercare di fermare sul nascere questa folle realtà speculativa, facendo opera di sensibilizzazione presso tutti gli organi competenti, denunciando con forza ogni azione posta a minare la stabilità di un paesaggio rimasto unico grazie a tutti i vincoli paesaggistici che saggiamente in passato erano stati posti quasi come un sigillo divino a protezione di questa zona bellissima e contro ogni tipo di speculazione, donandoci così ancora oggi un paesaggio naturale ed incontaminato, al tempo stesso accessibile ed alla portata di tutti i cittadini che vogliono godere la bellezza che esprime.

Nell’osservazione allegata, si parla di nuove costruzioni da edificare nell’area ora adibita a parcheggio posto dietro la vecchia casa del pescatore (identificato nella pianta come zona G4).
Facciamo presente che sotto il parcheggio esistente esistono siti archeologici di notevole importanza, come un’antica strada romana, resti di antiche costruzioni abitative.

Fu la stessa Soprintendenza Archeologica per la Toscana nel 1988 a far modificare, durante la fase di costruzione i perimetri del parcheggio, in quanto, (atti pubblici certificano la veridicità di quanto affermiamo) lungo il perimetro lato OVEST dell’esistente parcheggio vennero trovati resti di antiche costruzioni ritenute di notevole interesse storico archeologico dalla stessa Soprintendenza, la quale, giustamente, impose al Comune di Piombino che il sito dovesse essere protetto, non cementificato, e ricoperto di terra previo stesa di idonei teli di “tessuto non tessuto” posti a protezione del patrimonio archeologico sottostante.
Difatti il parcheggio fu modificato progettualmente; all’inizio doveva essere di forma quadrata e lambire le pendici del piccolo monte di scorie ferrose sito accanto al parcheggio.

Lo stato di fatto è invece di forma trapezoidale e si evidenziano ancora molto bene i confini allora imposti dalla Soprintendenza. Anche per la pavimentazione del parcheggio vennero dettate severe norme a tutela del patrimonio, niente cemento o bitume, solamente detrito arido di cava tipo “Montioni” , e le motopale non poterono affondare i loro denti nel terreno per oltre 30 cm, venne praticamente eseguito solamente uno scotico superficiale, fu poi posto del tessuto non tessuto e una rapida rullatura del materiale detritico. Difatti ancora oggi osserviamo che, ogni qualvolta vengono eseguiti piccoli lavori di manutenzione al parcheggio, è puntuale ed attento il personale della Soprintendenza Archeologica a vigilare che un’eventuale escavatore non affondi la propria benna oltre i 30 – 40 centimetri, e questo non solo nel parcheggio in questione, ma in ogni metro quadro del territorio di Baratti e Populonia, a partire dalle spiagge fino dentro il bosco.

Nell’osservazione si parla di demolire fabbricati esistenti per costruirne di nuovi, devastando così un patrimonio che si è conservato naturale fino ad oggi, costruendo nuove viabilità, nuovi impianti fognari e di illuminazione, nuove fondazioni, nuovi impianti idrici, nuovi parcheggi ecc…
Tutto questo ci sembra una pura follia dettata solamente da fattori speculativi, in barba a tutte quelle persone che invece amano questo luogo perché vero, perché bello, solamente per il fatto che è così; solitario, disordinato, ma straordinario e misterioso. Solamente Bello!

Per questo ci appelleremo con tutta la forza che abbiamo, nella legalità, e con il dovuto rispetto, presso tutti gli Enti preposti, presso i Ministeri dell’Ambiente e delle Belle Arti, presso la stampa locale e nazionale e tutte le associazioni ambientaliste.

Ringraziando per l’attenzione e nella certezza della vostra collaborazione inviamo distinti saluti.

Comitato per la salvaguardia del territorio di Baratti e Populonia
Località Baratti 57024 Populonia Piombino (LI)

E-mail: comitatobaratti@hotmail.com

Scritto da il 31.7.2003. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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