”CRONACHE MAREMMANE” IL 26 LA PRESENTAZIONE
Il 26 settembre p.v. nei locali della Biblioteca di Via Cavour a Piombino, sarà presentato il libro Cronache maremmane di Franco Micheletti. Una raccolta di racconti che ha riscosso grandi consensi a Piombino e in tutto il Val di Cornia e che ha già avuto due edizioni in tre mesi. Ducentocinquanta le copie vendute da agosto ad oggi.
Cronache maremmane è il secondo libro della collana Voci della Maremma diretta da Maurizio Maggioni per conto delle Edizioni Il Foglio. Il primo era stato Schegge di ricordi di Elio Mori.
Uno dei racconti, La biciclettina, è giunto finalista nella Sezione Voci della Maremma – Narrativa del Premio Licurgo Cappelletti 2002. Altri racconti si sono affermati in Sicilia e ancora a Piombino al Premio Cittadella.
Le Cronache di Franco Micheletti coinvolgono il lettore per le efficaci descrizioni di un tempo che fu ma anche per le emozioni che riescono a trasmettere. I coetanei di Micheletti sapranno apprezzare gioie e dolori degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta (si arriva al 1972), mentre i più giovani impareranno qualcosa di nuovo, potendo gustare valori eterni (solidarietà, amicizia, amore filiale, eroismo) che non devono scomparire né venire distorti dal revisionismo storico.
Con uno stile popolare e accessibile, l’autore riesce a ricostruire felicemente il periodo del ventennio fascista, della seconda guerra mondiale, della ricostruzione e del boom economico a Piombino, narrando la vicende di chi abitava in Via Ferrer, strada del centro della cittadina toscana. Risorgono dall’oblio personaggi veramente esistiti (la famiglia di Adelina, Franchino, l’olivaio Gigi, i commercianti come la cartoleria Milli, i portuali, la famiglia Mazzei, Don Ivo Micheletti, la maga Zaira e altri ancora) e storie degne del cinema e della televisione.
Se La biciclettina ci fa rivivere le immagini del ciclismo degli anni Cinquanta all’epoca della sfida Coppi – Bartali al Tour de France e al Giro d’Italia, con Adelina troviamo un’eroina per un giorno durante i bombardamenti alleati, nel capitolo La solidarietà non ha colore l’olivaio fascista Gigi salva gli ebrei perseguitati dalle leggi razziali del 1938 e ne Il casamento (il palazzo n.34) si sviluppano storie di famiglia in un interno.
Ricordo anche altri capitoli (Le sartine, La colazione, Il cappottino rosso sui Beatles o I Diversi sugli immigrati del Senegal e il dramma del Medio Oriente) per la vivacità delle immagini e l’umanità dei sentimenti espressi dall’autore. Mille storie, tante emozioni, tanti ricordi.
Via Ferrer diventa nel libro il teatro eterno di vicende eroiche, di fatti inconsueti e delle speranze dei “ragazzi di Via Ferrer omai cresciuti”.