SANTUCCI: «GENITORI DONATE IL VALORE DELLA SOFFERENZA»
Sabato 18 ottobre è stata celebrata la «Festa della croce» a Sassetta. La manifestazione è stata organizzata per l’avvenuto restauro della croce latina a bracci trifogliati in cristallo di rocca (datata XV-XVI secolo) che contiene al centro la reliquia di una porzione della santa croce di Gesù.
Il programma, leggermente modificato a causa della forte pioggia, ha avuto il suo momento più intenso nella santa messa solenne, celebrata dal vescovo Giovanni Santucci alle ore 16 nell’antica chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.
La celebrazione è stata accompagnata dal «Coro Montalvo» di Sassetta, che è stato così denominato per ricordare appunto la nobile famiglia Montalvo che donò la croce in cristallo di rocca alla Pieve di Sassetta nel XVII secolo.
Molto intensa è stata l’omelia di Monsignor Santucci che ha esordito: «La croce, strumento di morte al tempo dei Romani è l’unica che si è trasformata in strumento d’amore, dell’amore di Cristo per l’uomo, e segno di riconoscimento per tutti i cristiani che sono uniti nel suo nome.
Questa croce, quando viene usata dall’arte e dalla moda come mezzo di abbellimento, magari fatta in oro è pietre, ne snatura il significato, e nasconde il suo senso che è nella morte di Cristo su di essa per espiare i peccati del mondo. Sono molte le feste della croce che vengono celebrate in Toscana, molte meno quelle in onore della resurrezione, perché l’uomo vede rappresentato nel dolore di Cristo sulla croce il suo dolore quotidiano e le sue sofferenze di ogni giorno. Parlando col prossimo troveremo sempre qualcuno disposto a lamentarsi delle sue sventure e pochi a gioire delle proprie fortune».
Poi rivolgendosi a tutti i genitori: «Il dolore e la sofferenza fanno parte di questo mondo, rendono forti, fanno crescere. Non togliete ai vostri figli la sofferenza, ditegli anche dei ‘no’ quando c’è n’è bisogno. I vostri figli hanno bisogno di genitori saggi, non di ‘amici’, di quelli ne hanno a bizzeffe per la strada».
«Ci sono ragazzi che sono arrivati a 20 anni senza ricevere neanche un ‘no’, senza un problema, senza una difficoltà, e poi li vedi crollare come castelli di carte davanti al primo esame universitario che va male o al primo scappellotto ricevuto in caserma. Forgiate i vostri figli alle difficoltà della vita».
Al termine della celebrazione il Vescovo ha dato la solenne benedizione con la croce contenente la reliquia, e dopo il sindaco di Sassetta, Rodolfo Anselmi, nel commentare con gioia il ritorno della preziosa reliquia, ha invitato monsignor Santucci a ripetere tutti gli anni la «Festa della Croce» a Sassetta come evento religioso all’interno dei festeggiamenti d’ottobre nel Borgo.
La giornata si è conclusa con un ricco rinfresco culminato in un bel momento comunitario nella sala riunioni del cinquecentesco Palazzo Montalvo.