QUANDO IL SISTEMA BANCARIO E’ INADEGUATO
A gentile richiesta pubblichiamo una lettera di un commerciante piombinese sul malfunzionamento delle banche in Val di Cornia.
Si continua a parlare del crack Parmalat, di Cirio, delle più che serie difficoltà delle società di calcio, eccetera, della mancanza di controlli nell’erogazione dei crediti e nell’emissione dei bond. Si parla tanto anche delle responsabilità delle banche nel favorire certi finanziamenti ed è proprio questo che dimostra l’altalenante comportamento del sistema, ove la carenza di capacità nel comprendere le reali necessità porta a inadeguati giudizi.
Gli istituti di credito infatti, preposti all’assistenza finanziaria, come sono disposti a favorire oltremodo taluni, sanno rendersi carnefici nei confronti di altri. Ne deriva che si può assistere a sostegni anche in eccesso, come a volte a decisioni devastanti, senza motivazioni plausibili.
Perciò, a parte Parmalat, Cirio eccetera, cadute anche per eccesso di credito, molte aziende cadono invece per affidamenti insufficienti al carico di lavoro.
Purtroppo è così, il mondo imprenditoriale è sempre e solo nelle mani delle banche, o anche più specificatamente, nella simpatia o antipatia di un funzionario, direttore o vice che sia. Ciò, naturalmente, fintanto che qualcuno non avrà il coraggio di apportare, finalmente, le dovute modificazioni che liberino le imprese da tale pericolosa dipendenza.
E questo avviene quotidianamente nei riguardi delle piccole e medie imprese. Si potrebbero citare migliaia di casi specifici, ed è proprio qui che risiedono parte dei motivi della crisi che imperversa nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro.
Si parla tanto di riforme, quella del sistema bancario è veramente di grande importanza.
Lettera firmata