VIOLENZA NEGLI STADI E MALA-INFORMAZIONE IN UN LIBRO

Un libro gratis per non dimenticare, anzi per far emergere dall’ingiustificato silenzio un caso di mala informazione e di cattivissimo giornalismo. Chi vuole può richiederne una copia all’associazione Articolo 21 inviando una e-mail all’indirizzo e-mail articolo21@aruba.it.

Il 17 febbraio 2002, alcuni giornalisti livornesi vennero prima offesi e poi aggrediti e colpiti da una dozzina di tifosi del Pisa nelle aree riservate alla stampa dello stadio pisano in occasione del derby calcistico fra i nerazzurri locali e gli ospiti amaranto.

Contemporaneamente, sulle onde di un’emittente televisiva di Pisa, durante una trasmissione in diretta dallo stadio, gli stessi giornalisti vennero additati come i provocatori di quegli incidenti da parte di alcuni cronisti locali i quali, pur riconoscendo che i giornalisti di Livorno erano stati offesi ed aggrediti, dissero che questi avevano replicato verbalmente, gesticolato, offendendo e denigrando per questo in modo assai pesante un paio di colleghi al seguito della squadra amaranto, nell’esplicito tentativo di giustificare l’ingiustificabile.
Leggi Tutto…

Ma per quei giornalisti livornesi, che successivamente furono colpiti anche sulle scale che portano dalla tribuna alla sala stampa e quindi nuovamente provocati ed aggrediti nell’area adiacente la sala stampa, gli atti di violenza furono forse il frutto della tensione e dell’aggressività di alcuni pseudotifosi e non certo di loro supposti comportamenti, ammesso e non concesso che reagire verbalmente ad offese e provocazioni, possa giutificare una reazione così spropositata, così violenta ed a ripetizione, quasi pianificata. Ma, secondo alcuni dei giornalisti aggrediti, l’aspetto più sconcertante della vicenda è stato l’oscuramento del caso da parte della maggioranza del mondo giornalistico toscano, anche perché le offese e le minacce sono continuate, attraverso e-mail private o telefonate anonime ad altre emittenti locali compresa una tivù di Livorno, sia nei giorni immediatamente successivi che nel corso dei mesi fino a poco tempo fa. Un linciaggio assurdo e gratuito.

Per come è stata gestita l’informazione su questi episodi, in particolare per quanto venne detto quel 17 febbraio e nei giorni immediatamente successivi, quattro giornalisti pisani sono stati querelati e nei loro confronti sono stati presentati anche degli esposti all’ordine dei giornalisti della Toscana. Ma di recente l’Ordine toscano dei giornalisti ha comunicato di avere sospeso l’adozione dei provvedimenti disciplinari verso i giornalisti pisani in attesa degli esiti dell’inchiesta della Magistratura. Ma può un provvedimento di carattere disciplinare e deontologico derivare dall’esito di un’inchiesta della Magistratura? E soprattutto è giusto che per fare una tal comunicazione l’Ordine toscano abbia impiegato due anni?

Anche e soprattutto per questo, prendendo spunto anche da una e-mail contenente offese giunta lo scorso 30 dicembre all’indirizzo di posta elettronica privato di uno dei giornalisti aggrediti e diffamati, oltre che far emergere dall’ingiustificato silenzio degli episodi così gravi ed assurdi quali furono le aggressioni di Pisa, uno di quei giornalisti, Marco Ceccarini, ha dato alle stampe “I fatti di Pisa”, un racconto edito dall’associazione Articolo 21 di Livorno, con lo scopo di tirare fuori dal cassetto quel caso ormai risalente a due anni fa.

Il racconto, uscito in questi giorni, è costruito in gran parte avvalendosi delle registrazioni televisive che inchiodano i giornalisti querelati alle loro responsabilità. Esso intende ricostruire quanto accadde in quella drammatica domenica pomeriggio e nei giorni e nei mesi successivi ponendo il quesito se il silenzio e l’oscuramento che poi ha subito il caso debba ritenersi degno di un Paese in cui sono garantiti i diritti compreso quello di replica e di espressione. Il libro è in distribuzione gratuita.

Chi vuole può richiederne una copia all’associazione Articolo 21 inviando una e-mail all’indirizzo articolo21@aruba.it. (Tony Faini)

Scritto da il 26.2.2004. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 23 giorni, 0 ore, 9 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it