ASA E ATO5: CONFLITTO DI INTERESSI SU GESTIONE ACQUA
I recenti episodi truffaldini dei mancati controlli societari devono essere di monito anche alla trasparenza organizzativa delle istituzioni decentrate che, con proprie aziende, stanno affacciandosi sui liberi mercati. Nuova Piombino ha osservato in questo contesto l’incompatibilità del doppio ruolo del sindaco di Livorno: Presidente ATO5 e, quale sindaco di Livorno, maggiore azionista ASAS,p,A.
I comuni della Val di Cornia, per sostenere il progetto di una grande “Azienda pubblica” interprovinciale con importanti capacità industriali (l’ASA S.p.A.), oltre a concedere la propria fiducia alle capacità imprenditoriali del consiglio d’amministrazione d’ASA S.p.A. per il risanamento dell’azienda, hanno sacrificando il valore mobiliare di Cigri, e il sindaco di Livorno, di contro, è quello che ha ottenuto solo vantaggi, “Esagerati” se confrontati ai meriti della gestione di un’ASA, di cui, a quanto si dice, ne ha spremuto le risorse per gli interessi d’immagine del comune Livornese, consegnando, sempre secondo Nuova Piombino, l’azienda del comune di Livorno all’ambiziosa ristrutturazione, avvenuta con i capitali di parte dei comuni consorziati in ATO5, gonfia di attività collaterali improduttive figlie di scelte manageriali poco accorte.
Da questi punti, ne consegue l’estrema esigenza che i restanti sindaci dell’ATO pretendano di
recidere l’incompatibilità del sindaco di Livorno nel suo ruolo di presidente dell’Ambito Territoriale Ottimale “5”, in quanto organo di controllo deputato a verificare il corretto rispetto del “Piano d’Ambito” nella gestione dei Servizi Idrici Integrati da parte di ASA S.p.A.(di cui il comune di Livorno è rimasto, dopo l’aumento di capitale, maggiore azionista con oltre il 65%).
Considerando che pertanto, il sindaco di Livorno è al contempo controllore e controllato della propria azienda, Nuova Piombino ha invitato il sindaco del Comune di Piombino, quale presidente della conferenza dei sindaci della Val di Cornia, di promuovere, tramite la conferenza dei sindaci, un’azione congiunta per risolvere l’attuale incompatibilità del presidente di ATO 5; grave elemento deteriorante l’immagine della politica territoriale e della sorgente impresa pubblica (nuova ASA S.p.A.), e ritiene inoltre che, tollerare che la proprietà predominante d’ASA S.p.A. possa anche coordinare l’organo di controllo d’ASA S.p.A. delegittimerebbe l’immagine di correttezza politica di tutti i comuni che hanno aderito all’aumento di capitale di ASA S.p.A.