INQUINAMENTO E LUCCHINI: SIAMO DI FRONTE AD UNA SVOLTA?

Sabato 20 marzo si è svolto a Piombino un’importante vertice con il Ministro per l’Ambiente e la Tutela del Territorio On. Altero Matteoli, che da tempo segue con l’amministrazione locale e le altre istituzioni il percorso verso il nuovo accordo di programma sullo stabilimento siderurgico piombinese.

Alla riunione sono intervenuti l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Tommaso Franci ed il suo collega della Provincia di Livorno Marco Della Pina, Sindaci della Val di Cornia e numerosi rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, locali e nazionali, associazioni ambientaliste e di categoria, Autorità portuale, Sviluppo Italia, Associazione industriali, Arpat e Asl.

Scopo della riunione quello di esaminare le problematiche ed il percorso relativo all’ipotesi di Accordo di Programma per il disinquinamento dello stabilimento Lucchini a Piombino, in rapporto al futuro della siderurgia e delle imprese ad essa collegate, alle esigenze poste dallo sviluppo del porto ed al dibattito sulle problematiche energetiche, raccogliendo in proposito gli orientamenti dei presenti. Molte le questioni affrontate: dall’analisi del mercato mondiale alla programmazione d’impresa, dagli investimenti al reperimento delle risorse, dalla questione ambientale al rapporto con la comunità ed il territorio. Dall’incontro è emersa inoltre la conferma di una strategia generale che prevede il ricorso ad energie alternative e rinnovabili e anche un NO all’ipotesi di riconvertire a carbone la centrale Enel di Torre del Sale, contro la quale si è espresso lo stesso Ministro Matteoli.
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Molto atteso l’intervento del dott. Enrico Bondi, che ha costituito la vera novità dell’incontro, sia per la presenza della Lucchini al tavolo della concertazione istituzionale, sia per poche ma importanti dichiarazioni rilasciate in questa circostanza, giudicate positivamente dal Sindaco e dallo stesso Matteoli come “il segnale di una disponibilità nuova e di un diverso approccio culturale” che rendono concreta la possibilità di giungere in tempi brevi alla stesura dell’accordo di programma. In particolare, disponibilità è stata dimostrata anche su una questione annosa come lo spostamento dei carbonili e soprattutto del cantiere Siderco, interventi complessi ma oggi più realistici, anche grazie al possibile coinvolgimento di Sviluppo Italia.

“Sono felice di essere qui oggi” – ha esordito Bondi – per parlare del futuro dell’industria Lucchini a Piombino. Prima di entrare nel vivo degli obiettivi per il prossimo futuro, Bondi ha ricordato gli importanti investimenti (circa 1.000 miliardi di lire) effettuati dall’azienda negli ultimi anni all’interno dello stabilimento piombinese (cokeria, altoforno, recupero gas) ed ha posto l’accento anche sulle novità positive che caratterizzano la nuova situazione aziendale piombinese dal punto di vista giuridico: “C’è stata una grande crisi finanziaria, dalla quale usciamo con un’azienda locale indipendente”, caratterizzata da ampia autonomia di gestione. “Credo che questo sia un passo molto importante, anche nei rapporti con la comunità locale.

L’azienda sente l’esigenza di migliorare la compatibilità con il territorio. Certo, i cadaveri non camminano, occorre fare in modo che di pari passo con la COMPATIBILITA’ migliori anche la COMPETITIVITA’ dell’industria”. A questo proposito Bondi ha illustrato la sua ricetta personale, basata sul principio “fare di più e meglio, con meno”, vale a dire migliorare la produzione riducendo l’impiego delle materie prime, una strategia che a suo avviso produrrà benefici non solo sul piano economico ma anche su quello ambientale.

Importante inoltre, sempre sulla strada dello sviluppo, la collaborazione con la parte pubblica, in particolare per quanto riguarda LA LOGISTICA: “Il porto – con riferimento all’ampliamento ed allo spostamento dei carbonili – è un elemento fondamentale per migliorare sia la compatibilità che la competitività dell’azienda”, come ha dettagliatamente illustrato nel suo intervento il presidente dell’Autorità portuale Tullio Tabani. Una questione, quella della logistica, che – ha avvertito Bondi – si inserisce comunque in un contesto molto più ampio: “Oggi il Sindaco ha fatto un quadro molto bello e preciso della siderurgia, ma non dobbiamo dimenticarci che viviamo in un momento molto particolare”, ha detto riferendosi al fatto che la globalizzazione ha spostato di fatto il baricentro dell’economia mondiale dall’atlantico al pacifico, con conseguenze pesanti per l’Europa sul ciclo produttivo, sui costi delle materie prime eccetera.

Bondi ha poi posto l’accento sulla QUESTIONE DEI RAPPORTI tra l’azienda ed il territorio, chiedendo all’amministrazione garanzie per quella che ha definito “la pressione antropica”: “La strategia Lucchini è di investire ancora su Piombino” – ha chiarito a questo proposito – Se Piombino è interessato all’industria, l’industria deve rendersi compatibile, ma lo stabilimento deve essere accettato e devono essere garantite le aree di rispetto che consentano all’industria di vivere”.

Bondi ha poi concordato su quelle che ha chiamato “critiche costruttive” avanzate nel corso della riunione, in particolare sul fatto che occorre “essere veloci” nel seguire un percorso concordato: “Se riusciremo a costruire una comunità di intenti, credo che l’industria potrà continuare ad essere presente e svolgere il suo ruolo su questo territorio”.

Scritto da il 20.3.2004. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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