APPLAUSI PER IL LIBRO SUGLI «STATUTI» DI SUVERETO
Sabato 27 marzo nella sala del museo d’arte sacra di Suvereto gremita di pubblico, è stato presentato il libro “Suvereto, statuti e vita quotidiana di una comunità rurale”, opera postuma di Luigi Giannecchini che è stato ricordato come primo ricercatore del settore, ideatore e presidente di tante associazioni e iniziative locali, oltre che consigliere comunale per cinque legislature.
Il sindaco Pazzagli ha illustrato l’iniziativa dell’associazione “Amici di Suvereto”, mentre il professor Andrea Zagli dell’università di Siena ha evidenziato come la ricerca sugli statuti delle comunità sia attualmente molto rivalutata, così come la vicepresidente della provincia di Livorno Carla Roncaglia ha inquadrato gli statuti stessi come fondamento per le regole che sovrintendono alle società moderne, d’attualità con la discussione in corso per le costituzioni italiana ed europea.
Sono intervenuti anche il vicesindaco di Piombino Umberto Canovaro, studioso del settore, e Gianfranco Benedettini autore di molte opere su testimonianze locali. La sorpresa finale è stata la realizzazione di un premio, ripreso dalla rubrica sette degli antichi statuti, come riconoscimento per gli “anziani” a fine mandato nel governo della comunità suveretana.
Veniva infatti loro consegnato un cucchiaio o una forchetta d’argento che ora sono state realizzate con impresso lo stemma comunale. Sono state consegnate alla famiglia del compianto Giannecchini, al professor Franco Scaramuzzi autore della premessa del libro, all’editore Debatte di Livorno e all’autore delle fotografie Silvano Pistolesi. Una posata d’argento è andata anche al sindaco Rossano Pazzagli per aver collaborato alla realizzazione del libro, ma soprattutto per i due mandati di sindaco di Suvereto che stanno per scadere.