PIOMBINO: PESCA A STRASCICO E ACQUEDOTTO «FANNO ACQUA»
In due interpellanze Giuliano Bellosi, consigliere di Nuova Piombino, ha esposto in consiglio comunale sulla mancata realizzazione della barriera contro la pesca a strascico e sulle perdite di acqua e denaro dell’acquedotto a Riotorto.
«Cosa ha impedito all’amministrazione comunale di attivarsi per il completamento della barriera contro la pesca a strascico»? Se lo domanda il consigliere di Nuova Piombino Giuliano Bellosi che, in un’interrogazione, ricorda gli impegni presi dalla giunta nell’ottobre del 2003. «Le potenzialità della pesca artigianale, eseguita da professionisti con attrezzi tradizionali non sono da sottovalutare.
Su mandato del consiglio comunale, la giunta – prosegue Bellosi – aveva assicurato che per salvaguardare l’habitat marino dalle incursioni della pesca a strascico, si sarebbe impegnata per il completamento della barriera». Barriera già realizzata da Livorno a Populonia e che il rappresentante di Nuova Piombino chiede sia estesa alle acque piombinesi.
__________________________
«In loc. Riotorto Vecchio, sulla tubazione asservita all’alimentazione delle residenze della zona, lunga 300 metri, dall’inizio del 2003, ci sono stati circa 400 (quattrocento) interventi di riparazione», ci racconta Giuliano Bellosi, «ciononostante, i residenti di Riotorto continuano a vedere i fossi colmi di preziosa acqua potabile fuoriuscita dalla decrepita tubazione».
«L’ASA, deve essere capace di attivare tutte le strutture organizzative per non disperdere preziose risorse economiche. Quello che sono costati circa 400 interventi (inutili) in poco più di un anno, sono testimoni dell’esigenza di migliore efficienza per un’azienda in cui i cittadini della Val di Cornia hanno investito denaro. Da quando l’ASA è subentrata a Cigri, le perdite, nonostante le loro segnalazioni, vengono tamponate con molto ritardo, facendo pensare che chi interviene o non è sufficientemente responsabilizzato, o non è sufficientemente ascoltato».
Tra l’altro, a Bellosi risulterebbe che Cigri aveva già programmato un intervento radicale, accantonato completamente da Asa s.p.a. quando subentrata nell’esercizio del SII. Nuova Piombino chiede quindi di conoscere, quali sono gli impegni di ASA per risolvere il problema rapidamente ed evitare che una simile negligenza possa ripetersi nel futuro».