GUERRIERI: «LA COOP AL MAGONA RIQUALIFICA TUTTA PIOMBINO»
E’ stato presentato il 26 aprile dal sindaco Guerrieri un voluminoso studio realizzato dal consorzio di imprese Europrogetti e finanza, Asset a Ambiente scrl i cui risultati hanno mostrato che costituire la società di trasformazione urbana (STU) per “Città futura” è economicamente e socialmente possibile.
Sono tre i possibili scenari ipotizzati nello studio:
Il primo con il centro commerciale nel parco 8 marzo e nell’area ex Siderco intrattenimento, verde e museo della siderurgia, imprese.
Il secondo con il Centro commerciale quasi al centro dell’ex cantiere Siderco, ed il terzo con il Centro commerciale al posto dello stadio Magona ampliando la zona verde.
Tutte e tre le ipotesi prevedono di realizzare una parte di abitazioni nella zona confinante col cosiddetto “Precario” (ad ovest del piazzale dove si ferma il circo) .
Il problema è scegliere tra i tre diversi scenari prospettati, una discussione che Guerrieri dice aperta, ma che parte già da un orientamento preciso che il sindaco ha ribadito e che va all’ultimo scenario indicato dallo studio. Una soluzione che Guerrieri ammette: «È la meno redditizia per la Società di trasformazione urbana, ma più utile agli interessi complessivi della città».
«Con la Coop al Magona e l’arretramento della stazione si rivalorizzerebbe tutta l’area che parte da Via Pisa e che arriva fino al chiassatello e alla Tolla. Il tornaconto interno per la STU – continua Guerrieri – sarebbe solo del 16%, contro il 28% del primo scenario e il 19% del secondo ma dobbiamo avere sempre bene in mente gli interessi dei cittadini».
Oltre al supermercato dentro «Città futura» sono previsti insediamenti del terziario produttivo (si dice anche avanzato) nell’area più vicina al Cotone, poi un’area verde con l’idea di realizzare un museo della siderurgia all’aperto e, infine, nella parte più vicina a via della Resistenza, strutture per il tempo libero (auditorium, multisala, fitness).
Previsto anche il ripristino della vecchia viabilità che costeggia il muro di confine della fabbrica. E sempre in tutti gli scenari c’è anche una parte destinata a un insediamento residenziale, subito sotto la zona del cosiddetto Precario, ad ovest del piazzale del Circo per intenderci, sul lato opposto di via dell’Unità d’Italia.
L’obbiettivo di Guerrieri è quindi di riqualificare due delle aree più degradate di Piombino in una sola volta: recuperare l’ex Siderco, qualificare via Regina Margherità, e, cedendo l’area del Magona alla coop che si impegna di conseguenza a realizzarne un altro in un altra area (probabilmente a Monte Mazzano), si risolve un problema che la città ha ormai da tanto tempo: uno stadio decente.
I tempi? «Ci vorranno dai tre ai cinque anni» ha espresso Guerrieri.
E di tutto questo cosa pensa la Coop Toscana-Lazio che dovrà realizzare il nuovo stadio?
Interverranno altri investitori visto che comunque non pensiamo che voglia regalare un altro stadio «Delle Alpi» alla città, oppure riceverà contributi pubblici esterni?