LE CENERI DEI DEFUNTI POSSONO TORNARE NELLE CASE
La Giunta comunale di Piombino ha approvato pochi giorni fa la delibera che definisce le procedure per l’affidamento e la conservazione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti.
Da giovedì 10 giugno prossimo la procedura sarà applicabile e tutti i cittadini interessati potranno conservare le urne cinerarie a casa o in un altro luogo che deve essere dichiarato all’amministrazione.
Il provvedimento fa seguito al Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 2004 con il quale veniva consentito ad un cittadino l’affidamento dell’urna cineraria del proprio coniuge defunto. La Giunta del Comune di Piombino ha stabilito di affidare ai Servizi Demografici la competenza a istituire un apposito registro dove saranno segnati la sede di affidamento e tutti i successivi eventuali trasferimenti, ad effettuare i relativi controlli, che potranno essere svolti in qualsiasi momento per verificare l’effettiva collocazione delle ceneri nel luogo indicato.
Se la conservazione diretta delle urne cinerarie è quindi già possibile, per la dispersione all’aperto delle ceneri dovremo aspettare ancora un po’ di tempo. Gli enti locali sono infatti in attesa dell’entrata in vigore della legge regionale, approvata a maggioranza dal consiglio regionale lo scorso 25 maggio, che introduce la possibilità di disperdere le ceneri in natura.
Il testo approvato prevede la possibilità di spargere le ceneri solo in determinati luoghi, come ad esempio in mare ad oltre mezzo miglio dalla costa, nei laghi ad almeno cento metri dalla riva o in montagna a più di duecento metri dalle abitazioni, dettando anche alcune modalità da osservare.
Si tratta di una delle prime leggi regionali di questo tipo in Italia (la prima regione che ha legiferato in questo senso è stata il Piemonte).