CONFERENZA SULLA COMUNICAZIONE TRA ANIMALI MARINI
“Simboli e colori negli animali marini: la comunicazione non verbale” è il titolo della conferenza che apre il programma di divulgazione scientifica proposto dall’Istituto di Biologia ed Ecologia Marina per l’estate 2004, dal titolo che avrà luogo a Piombino giovedì 25 giugno nel Parco Pavolini (Perticale), alle ore 21.
Nella società dell’informazione e della comunicazione globale, desterà interesse la conferenza organizzata da Istituto di Biologia ed Ecologia Marina e Centro Polivalente di Educazione Ambientale, primo appuntamento di quattro incontri pubblici e a ingresso libero che, come tradizione, fanno parte del programma Estate piombinese.
Sarà il dott. Roberto Bedini, direttore dell’Istituto e presidente del Centro, autore di numerose pubblicazioni e da tempo dedito all’attività di divulgazione in ambito locale, a parlare di un argomento particolarmente interessante e suggestivo: “Simboli e colori negli animali marini: la comunicazione non verbale”. Un appuntamento che, pur basato su precise informazioni scientifiche, ha come sempre carattere didattico ed è accessibile al pubblico di qualunque età.
“La trasmissione di un’informazione tra gli animali marini – commenta la dott.ssa Annalisa Nannelli dell’IBEM – è molto spesso affidata ad un segnale di tipo semplice, visivo o comportamentale. Una data colorazione o un dato movimento possono, cioè, assumere un significato simbolico, indicando con la loro stessa presenza un insieme di caratteri biologici e fisiologici di cui l’animale che riceve il segnale viene informato”.
Un meccanismo di comunicazione basato su segnali semplici, quindi, ma che al tempo stesso mette in moto un complesso sistema di interpretazioni e reazioni: “L’improvviso sollevarsi di una pinna dotata di una macchia scura in animali come tracine o pesci prete è, senza possibilità di equivoco, nel linguaggio dei simboli, un avvertimento, così come l’ostentazione di chele grandi e colorate da parte di certi granchi è un’esibizione aggressiva, non necessariamente seguita da un vero combattimento” – chiarisce ancora l’esperta – e molti altri simboli sono utilizzati nei comportamenti di corteggiamento e riproduzione”.