LA FORMAZIONE PROFESSIONALE FA TROVARE LAVORO
Seguire un corso di formazione professionale serve per trovare un lavoro: succede nel 74% dei casi ai ragazzi che hanno frequentato un corso formativo bandito dal Circondario della Val di Cornia, grazie al Fondo sociale europeo.
Il dato emerge dal “monitoraggio delle attività formative e valutazione dell’efficacia occupazionale 2000-2003”, un’indagine approfondita di oltre cento pagine, realizzata da Monica Pezza, dell’ufficio formazione del Circondario stesso, che ha analizzato nel dettaglio il rapporto che c’è tra i corsisti ed il loro rapporto di lavoro di tipo dipendente una volta chiuse le lezioni formative.
I dati sono incoraggianti: su un campione di 174 unità che all’inizio dei vari corsi si sono dichiarati disoccupati o inoccupati il 38% di questi ragazzi ad aprile di quest’anno era occupato; il 74% del campione infatti ha avuto almeno un’esperienza lavorativa successiva al termine del corso. Dall’indagine risulta inoltre che il 70% del campione esaminato ha svolto almeno un’attività lavorativa attinente al corso studiato.
I corsi di formazione che hanno ottenuto i maggiori risultati positivi riguardano il settore del turismo e dei servizi, seguiti da quelli per l’informatica e le lingue straniere.
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Questi risultati sono il frutto di un ingente investimento finanziario da parte del Circondario della Val di Cornia che nel 2001 ha speso per la formazione professionale circa 797mila euro, 679mila euro nel 2002, oltre un milione di euro nel 2003 e addirittura un milione e 300mila euro nel 2004 per un totale complessivo di circa 4milioni di lire. In termini pratici si sono svolti 31 progetti formativi nel 2001 saliti poi a 58 corsi nel 2003 ed a circa 50 attività per il 2004. In totale le ore di formazione superano le 35mila, mentre gli allievi sono stati oltre 2mila 800.
Alla luce di questi dati positivi si può concludere “che c’è stata ampia risposta ai bandi del Circondario nelle diverse scadenze – si legge nel monitoraggio – e che è stato possibile finanziarie progetti formativi riguardanti le diverse tipologie di destinatari e vari settori di intervento, realizzando un articolato piano formativo, in grado di svolgere una forte azione di sostegno alla crescita culturale e di impulso per lo sviluppo locale della Val di Cornia”.
Sul piano del metodo è da sottolineare l’esperienza di consultazione e concertazione avviata in fase di programmazione, con la convocazione periodica di un tavolo sull’offerta formativa (trasformato poi in conferenza di area sulla scuola e la formazione) “che ha portato avanti un monitoraggio – continua il documento – dei fabbisogni formativi ed una valutazione della formazione professionale, allargando l’attenzione al settore della scuola, che negli ultimi anni ha richiesto un forte collegamento con gli enti locali, favorito qui proprio dall’esistenza del Circondario”.
I risultati del monitoraggio sono stati presentati nell’ultima riunione dell’Assemblea del Circondario, dove il presidente Rossano Pazzagli ha espresso soddisfazione ed ha rimarcato il valore dell’azione formativa svolta, sia a sostegno dello sviluppo locale che per l’occupazione e la crescita professionale delle nuove generazioni.