FOLLONICA: «FRATELLO CANNIBALE MAESTRO D’AMORE»
Il 30 Luglio, ore 21.30 nella suggestiva cornice della Fonderia Leopolda a Follonica (Gr) sarà presentato l’ultimo lavoro cine-teatrale del giovane drammaturgo Eduardo Fiorito “Fratello cannibale maestro d’amore”, nucleo del progetto multimediale Connecting…, nato dall’unione dell’Epicentro Arte con l’ArsMovendi. Lo spettacolo-evento multimediale è sostenuto dalla Provincia di Roma – Assessorato alle politiche culturali.
Lo spettacolo che sarà replicato nella città di Follonica il 12 Agosto alle ore 21.30 sempre presso la Fonderia Leopolda racconta la storia agrodolce, satirica, appassionata ed irriverente di Bernardo, un uomo che all’apice del successo abbandona ciò che ha conquistato in nome di un amore non comunemente inteso, ma eccezionalmente grande, prodigiosamente vivace, al punto da far vacillare l’ottusa arroganza di una società molto – poco “non” violenta.
Lo spettacolo attraversa tutti i toni del comico, della satira, del vaudeville, del grottesco, del drammatico, della ricerca, della poesia. I personaggi che popolano i sogni di Bernardo sono ebbri di sé, voluttuosi e multiformi, eccentrici e capricciosi quali solo un sogno bizzarro e svincolato dalle categorie dell’intelletto può generare. Attraverso l’eccesso però, attraverso l’irriverenza questa apparente boutade divarica le coste di una ferita aperta sulla follia contemporanea che in Bernardo percepisce il nascere della più pericolosa delle tentazioni: amare.
“Fratello cannibale maestro d’amore”, con la regia teatrale e cinematografica di Eduardo Fiorito, che ne sarà attore nel ruolo del Giudice assieme a Marco Benvenuto nel ruolo di Bernardo, a Giovanni Magnarelli nel ruolo del Giudice a Latere e ad Annalisa Vozza nel ruolo di Claudia, si avvale di una scenografia interattiva con le scelte musicali e con la recitazione degli attori.
Il fondale è composto da un grande schermo cinematografico che deborda nello spazio scenico all’interno del quale si muovono gli attori reali e virtuali della pièce. Sullo schermo saranno proiettate le tranche della vita che il protagonista ricorda, immagina, rivive, deforma, rese dai quadri digitali dell’artista argentina Fernanda Veron. Vi è quindi una soluzione forte di interazione dinamica fra linguaggio teatrale, cinematografico e plastico.
Il supporto filmico in digitale – così come le musiche originali di Antonia Gozzi che lo sostengono – non è, in questo caso, puramente decorativo ma ha una funzione narrativa fondamentale allo svilupparsi della trama e degli eventi.