GUGLIELMO EPIFANI PARLA AI GIOVANI DI ZION 2004
Martedì 3 agosto presso il campeggio degli studenti zion, che si svolgerà presso il parco della Sterpaia fino al prossimo 7 agosto, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani è stato intervistato nell’area dibattiti dal direttore de «Il manifesto» Gabriele Polo e dai giovani presenti al dibattito.
La prima domanda del direttore de «Il manifesto» al segretario della Cgil è stata relativa alla sua recente visita negli Stati uniti per la presentazione del candidato dei democratici per la presidenza Usa John Kerry.
Epifani nel rispondere, ha fatto un’attenta analisi della situazione negli Stati uniti, in particolare della “sinistra” di quel paese.
Per la prima volta tutte le forze della sinistra americana, compresi i social forum, i Verdi e i radicali si sono uniti nel dare il loro appoggio a Kerry per sconfiggere l’attuale presidente Bush e la sua politica.
Ha fatto notare però anche i limiti degli Usa: una nazione che rischia di chiudersi sempre più su se stessa, conscia di essere l’unica superpotenza rimasta sul pianeta. Un paese in cui pochi milioni di elettori americani indecisi determinano, e non si sa fino a che punto ne siano coscienti, il futuro di tutti gli assetti mondiali.
Sulla politica nazionale invece ha fatto notare la frammentarietà della politica della sinistra italiana, dove ci sono otto partiti che sono d’accordo su poco o nulla: se nella stessa giornata si intervistano i principali rappresentanti dei partiti di centro sinistra su un determinato argomento, avremo, alle volte anche all’interno dello stesso partito, visioni ed idee diverse. Questo mina la credibilità dello schieramento di centro-sinistra agli occhi della popolazione.
Riguardo all’attuale presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il segretario della Cgil Epifani ha ricordato che non è un avversario da sottovalutare, e che quello che sembrava un fenomeno anomalo, è ormai sulla scena della politica italiana da più di 10 anni.
Tra le domande che sono state fatte dagli studenti, interessanti sono state quella sullo sciopero di Melfi e quella sul futuro lavorativo e pensionistico dei giovani.
Alla prima Epifani ha ricordato che quella è stata una grande vittoria del sindacato, anche perché la situazione all’interno dello stabilimento Fiat era critica e i dipendenti erano stremati da un sistema produttivo stremati che, e da salari più bassi rispetto agli altri stabilimenti Fiat.
Sul futuro pensionistico dei giovani, e sul attuale prepensionamento dei lavoratori che un mito all’allungamento della speranza di vita mina a non mandare mai in pensione le giovani generazioni, il segretario della Cgil ha ricordato che il sindacato ha sempre ostacolato la scelta del prepensionamento come metodo risolutivo del problema, ricordando anche lo scandalo dei «pensionati baby» nella pubblica amministrazione, ed ammettendo il rischio di «un’attività lavorativa a tempo indeterminato».