SUVERETO: ECCO I VINCITORI DI EXTEMPORE 2004
E’ terminata mercoledì con l’annuncio dei vincitori Extempore 2004 che da mercoledì 1 settembre ha animato con i suoi giovani partecipanti come ogni anno le vie del borgo medievale, realizzando installazioni o altre espressioni artistiche, utilizzando materiali tra i più imprevedibili assemblati insieme, per queste opere di arte moderna che suscitano la sorpresa degli abitanti e dei visitatori di Suvereto.
Nel pomeriggio di domenica 5 settembre la commissione artistica ha eseguito la tradizionale visita alle installazioni e alle ore 18 in assemblea generale, per voce del primo cittadino di Suvereto, ha annunciato le tre opere segnalate agli allievi.
Le tre opere vincitrici sono:
– «Alternativa di scorta» di Alessandro Passaro, Valentino Curlante e Luigi Conte dell’Accademia di Lecce;
– l’opera «Risolvereto» di Stefania Marsili, Lesile Farina, Roberta Oioli dell’Accademia di Torino;
– l’installazione «Libertà» realizzata da Erika Nencini, Arianna Pellegrini, Martina Casotti e Elisa Sardelli dell’Accademia di Carrara.
«Si chiude un’esperienza artistica e umana, resa possibile dall’impegno di molti, a cominciare dai suveretani che accolgono l’evento con pazienza» ha concluso, dopo la premiazione delle opere vincitrici, il sindaco di Suvereto Pioli. Un intervento in sintonia con il simposio, che ha tra i suoi obiettivi quello di interagire con l’architettura del borgo e la comunità suveretana, che quest’anno, a sorpresa, ha voluto partecipare direttamente con un’«opera fuori concorso» di due buontemponi che hanno creato un’istallazione «d’arte moderna» tutta loro, ironizzando con garbo, sulla stravaganza tipica dei giovani artisti di Extempore.
Titolo dell’opera: «Pericolo di frana», dell’Accademia delle Germandine (che è un podere nella campagna suveretana): davanti ad un negozio, chiuso per ferie, hanno piazzato una serie di travicelli e nastri bianchi e rossi da edilizia, come a indicare che c’erano dei lavori in corso, il tutto curato nei minimi paticolari, tanto da riscuotere persino gli applausi ed i sorrisi della giuria per l’impegno che hanno posto in quest’«opera» I due compaesani burloni.