SILVIA VELO A FUCECCHIO IN MEMORIA DI ENOS CERRINI
Sabato 25 settembre, nel 60° anniversario dell’eccidio del Padule di Fucecchio, una delegazione ufficiale guidata dal sindaco Silvia Velo si recherà alle celebrazioni unitarie a Monsummano Terme in provincia di Pistoia. Motivo della partecipazione la perdita del venturinese Enos Cerrini proprio in quell’eccidio del 23 agosto 1944.
Alla cerimonia parteciperà Claudio Cerrini, nipote di Enos (figlio del fratello Eros) ed il Comune di Campiglia sarà rappresentato anche dal gonfalone portato da due vigili.
Il programma comincerà alle 9 a Cintolese, con la Santa Messa celebrata dal vescovo di Pescia. Alle 10 la commemorazione con gli interventi di Giuliano Calvetti Sindaco di Monsummano, Riccardo Conti Assessore Regionale, Gianfranco Venturi Presidente della Provincia di Pistoia e Paolo Bagnoli Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
Alle 12 sarà inaugurata a Monsummano Terme la mostra fotografica «Il Padule della Memoria» di Massimo D’Amato e verrà presentato il volume «Fra la terra, l’aria e l’acqua» di Massimo D’Amato e Sandro Nannucci.
La storia di Enos Cerrini è dettagliatamente riportata da Coraldo Cavicchi nel libro “Fascismo e resistenza”, da fonti orali e documenti reperiti nella stessa Fucecchio. Durante la primavera del 1944 Enos, a 21 anni, è esonerato dal militare come lavoratore della miniera di stagno di Monte Valerio a Campiglia, ma gli arriva ugualmente la cartolina e, a malincuore, conoscendo il proclama repubblicano del gennaio 1944 che condanna alla fucilazione i disertori, si presenta. Viene assegnato alla batteria contraerea tedesca a Piombino, in località San Rocco, insieme ad altri venturinesi.
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Il 28 aprile 1944, in seguito al bombardamento di Piombino anche la batteria contraerea tedesca di San Rocco viene devastata, i militari italiani compreso Enos Cerrini fuggono a Venturina. I tedeschi, finito il bombardamento vanno a riprendere i fuggitivi. Poi la batteria si ritira verso la linea gotica dell’Appennino e il 25 giugno 1944 Enos, a Serravalle Pistoiese, approfittando di una sosta della colonna militare, fugge verso il Padule di Fucecchio, dove si trovano molti altri fuggiaschi perseguitati dalle guardie fasciste e dai tedeschi.
Trova ospitalità presso la famiglia Guidi, dorme in una capanna in mezzo alle canne palustri con altri giovani. Il 22 agosto ha inizio la rappresaglia tedesca ma Enos riesce raggiungere il bosco e poi tenta la fuga a nuoto in un canale: è qui che viene avvistato dalla postazione di una mitragliatrice tedesca che lo colpisce alla testa senza dargli scampo.
Nel pomeriggio del 23 agosto 1944 termina l’accerchiamento del padule di Fucecchio, nell’eccidio perdono la vita circa 180 persone. Il 24 agosto 1944 il corpo di Cerrini viene ritrovato nel canale e trasportato al cimitero di Massarella. II 10 settembre 1944 a Venturina il parroco e il maresciallo dei carabinieri, avvisati dal parroco di Vicarello, vanno insieme a portare la terribile notizia ai genitori di Enos. Nell’ottobre del 1945 la salma viene riportata a Venturina e tumulata nel cimitero di Campiglia. Una delle vie principali di Venturina è stata intitolata al giovane in ricordo del sacrificio.