CONSIGLIO COMUNALE CON TERESA STRADA AL METROPOLITAN
Venerdì 26 novembre, nel consiglio comunale aperto al teatro Metropolitan in cui era prevista la partecipazione di Teresa Strada rappresentante di Emergency, La via della pace è passata attraverso i tanti bambini presenti nella sala ai quali ha illustrato con molta chiarezza e semplicità le condizioni di vita dei loro coetanei nei numerosi contesti di guerra attivi nel mondo.
«Parlare di guerra con i bambini è una cosa contronatura, ha esordito Teresa Strada, tuttavia sul tavolo operatorio dei chirurghi dei paesi in guerra ci sono soprattutto vittime civili, e più del 30% di queste sono bambini.
Una guerra vigliacca – ha continuato Teresa – perché utilizza mezzi abietti come le mine antiuomo, costruite spesso a forma di gioco, che colpiscono soprattutto i più piccoli».
E’ per questo motivo che dal ’94 Emergency porta avanti una battaglia molto decisa per l’abolizione della fabbricazione di mine antiuomo, diffusa soprattutto nei paesi occidentali, che finalmente è stata messa la bando in 136 paesi tra cui anche in Italia, e a rafforzare il messaggio di Teresa Strada a favore della pace anche le immagini, proiettate sullo schermo, di un filmato girato negli ospedali afghani e irakeni costruiti da Emergency per la riabilitazione e la cura dei ragazzi colpiti da mine antiuomo. Un filmato che ha sollevato molte domande, soprattutto tra i bambini, che si sono chiesti come sia possibile continuare a sorridere dopo aver vissuto esperienze come quelle.
In questa occasione i bambini della scuola elementare di Populonia hanno consegnato a Teresa Strada il ricavato della vendita del gioco dell’oca “Diritti in gioco” come contributo per Emergency (circa 500 euro), così come anche il presidente del consiglio Simonetta Polverini ha voluto devolvere come contributo del consiglio comunale il corrispettivo dei consueti doni natalizi destinati ai consiglieri.
A concluso la manifestazione il Sindaco Anselmi che ha ricordato l’importanza della Festa della Toscana, nata nel 2000 per difendere i diritti umani fondamentali, come valori fondativi della nostra storia e della nostra cultura.