ELEZIONI PRIMARIE A PIOMBINO PER LE REGIONALI

GLi uffici comunali sono al lavoro per la consultazione del 20 febbraio, che designerà i candidati alla presidenza e al consiglio regionale della Toscana.

Primarie si, primarie no. Sulla possibilità offerta ai partiti di partecipare alla consultazione preventiva in vista delle prossime elezioni regionali, che si svolgeranno probabilmente il 3 aprile, c’è ancora incertezza. Mentre alcuni si sono già espressi (Ds e Laici saranno presenti, i Verdi hanno annunciato che non utilizzeranno la possibilità offerta dalla nuova legge regionale) altri, ancora incerti, hanno tempo fino al 31 gennaio per decidere se andare o meno alla prova delle primarie che, è bene ricordarlo, sono facoltative e non vincolanti (anche se è prevista un’ammenda di 5.000 euro per quegli schieramenti che non terranno conto dei risultati, che dovrebbero essere resi pubblici dalla Regione entro il 26 febbraio).

Nel frattempo i Comuni si stanno preparando per organizzare le operazioni di voto, che sono finanziate dalla Regione (stanziati 400.000 euro) e si svolgeranno il 20 febbraio. Un lavoro complesso, quello diretto dagli uffici elettorali, preoccupati da alcuni problemi di attuazione delle nuove disposizioni legislative: la regolamentazione (la prima nella storia italiana) approvata per “favorire e promuovere la partecipazione democratica dei cittadini ai processi di selezione dei candidati”, presenta infatti alcune difficoltà di realizzazione inerenti alla stretta successione dei tempi e degli adempimenti, ad irrisolte questioni di privacy, alla limitazione dell’elettorato attivo che potrebbe essere operata con la scelta di utilizzare appositi “albi” presentati dai partiti stessi. Mentre gli esperti si dividono nel valutare questo meccanismo, vediamo nel dettaglio quali sono alcuni temi cruciali della questione.

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TEMPI A partire dal 30 dicembre, data del decreto di indizione delle elezioni primarie, i Comuni hanno tempo fino al 20 gennaio per l’individuazione delle sedi e della composizione delle sezioni speciali, utilizzate per le primarie. Nei primissimi giorni di febbraio è prevista la stampa e affissione dei manifesti informativi, mentre il 10 febbraio i Comuni dovranno aver provveduto al sorteggio dei presidenti e scrutatori di sezione, alla notifica dei designati ed alla nomina dei rappresentanti di lista indicati dai soggetti politici che partecipano alle primarie, alla predisposizione delle liste elettorali.

ELETTORI Il modello previsto dalla legge regionale sulle primarie, sostenuto dall’orientamento giuridico prevalente, è quello cosiddetto “aperto”, che prevede cioè un’ ampia consultazione elettorale: su richiesta, però, i singoli partiti possono scegliere il modello “chiuso”, che limita il voto agli iscritti in appositi albi.

PRIVACY Poiché per ogni lista sarà predisposta una scheda di colore diverso e l’elettore dovrà richiedere quella del soggetto politico per cui vuole votare, viene meno il principio della segretezza del voto: la cosa si complica ulteriormente, nel caso in cui un partito scelga le primarie aperte a tutti.

Nonostante ciò, la macchina organizzativa procede, diretta dal Servizio elettorale del Comune, per arrivare pronta all’appuntamento del 20 febbraio. Si potrà votare dalle ore 8 alle ore 20 nelle sezioni elettorali speciali, che accorpano quelle ordinarie.
A Piombino i seggi elettorali, che la legge regionale prevede siano almeno uno per Comune ed ogni 20.000 elettori, saranno 4 distribuiti sul territorio comunale, presso le sedi circoscrizionali:

Sez.speciale n.1 Centro (sede Porta a Terra Desco, via Cellini 9)
comprende le sez.ordinarie da 1 a 12 e da 36 a 38
Sez.speciale n.2 Perticale (sede Porta a Terra Desco, via Lerario 104)
Comprende le sez.ordinarie da 13 a 21, da 32 a 35 e la 39
Sez.speciale n.3 Salivoli (sede Falcone Montemazzano, lungomare Marconi 280)
Comprende le sez.ordinarie da 22 a 31 e la 43
Sez.speciale n.4 Riotorto (via Valnera 2)
Comprende le sez.ordinarie da 40, 41 e 42

Gli elettori potranno comunque informarsi sulla sezione di appartenenza consultando i manifesti e le locandine che saranno affissi in città, negli uffici pubblici, nei negozi, presso le sedi comunali e le circoscrizioni, oppure rivolgendosi direttamente all’Ufficio elettorale e all’Urp. Sia nel caso di primarie aperte, che con l’opzione degli albi, si potrà esprimere una sola preferenza. L’elettore dovrà esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale: il voto non sarà annotato su questa, ma su appositi elenchi.

Scritto da il 19.1.2005. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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