VENTURINA: GHERARDO COLOMBO «GIUDICA» DON MILANI
Gherardo Colombo, uno dei magistrati più conosciuti d’Italia, sarà a Venturina il prossimo 2 aprile per cimentarsi in un terreno per lui inedito; la figura di Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana. Al centro l’ultimo libro di Mario Lancisi, “No alla guerra”, edito da Piemme, in cui si ricostruisce, a 40 anni di distanza, la battaglia del priore di Barbiana per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, che culminò nella celebre lettera ai giudici del tribunale di Roma che giudicarono don Milani per il reato di apologia di reato in seguito alla sua lettera ai cappellani militari.
Colombo “giudicherà” le tesi del prete fiorentino sul valore dell’obbedienza alle leggi, sul rapporto tra coscienza e norma, tra morale e diritto, sull’obiezione alle leggi ingiuste, su guerra e pace, patria e oppressi. Don Milani fu condannato in appello. E 40 anni dopo don Milani è ancora da condannare o da assolvere? Il “processo-dibattito”, organizzato da AttivArci e Rete Radie Resh, è in programma sabato 2 aprile alle 17 al Calidario di Venturina. Oltre a Colombo sarà presente anche l’autore del libro.
Lancisi nel suo libro ricostruisce la vicenda storica con una serie di interviste a protagonisti di quella vicenda, come gli allievi del priore, Francesco e Michele Gesualdi, Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza, Fabrizio Fabbrini, il primo obiettore cattolico, e monsignor Loris Capovilla, ex segretario di papa Giovanni XXIII, che ricostruisce i rapporti tra il Vaticano e il priore di Barbiana. Al termine del dibattito si svolgerà, nel ristorante del Calidario, una cena di solidarietà per sostenere i progetti delle due associazioni AttivArci e Rete Radié Resch, costo della cena 25 euro, comprensivo di 5 euro di solidarietà.