ANSELMI: NIENTE CARBONE MA FIDUCIA NELLA SEVERSTAL
Abbiamo intervistato nei giorni scorsi il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, e gli abbiamo fatto molte domande sul futuro della città. Vediamo la prima parte dell’intervista quali sono le sue impressioni sul futuro a carbone dell’Enel, e sui nuovi proprietari della Lucchini.
Sentite le opinioni dei sindacati in proposito al passaggio a carbone dell’Enel, e visti gli obiettivi di Severstal su una nuova cokeria per abbattere i costi di produzione dell’acciaio producendo il carbone in casa, le sue opinioni sul futuro a carbone restano le stesse? ci sono novità in proposito?
«La questione del carbone è una questione che si pone sul piano nazionale, la nostra non è una contrarietà ideologica contro il carbone ma nasce da considerazioni di carattere generale sulle emissioni di anidride carbonica, e dopo l’ingresso del protocollo di Kyoto, che ci fanno pensare a politiche mirate all’eco-efficienza e al rinnovabile sia per i consumi domestici che industriali. Ci sono poi condizioni di contesto locale, e quel tipo di fonte pensiamo non sia compatibile con lo sviluppo che abbiamo scelto per quell’area, anche se non neghiamo che ci siano stati sviluppi nella gestione del carbone; ma questo non è sufficiente a farci cambiare le nostre posizioni di contrarietà.
Se potremo avvalerci di approvvigionamenti di gas naturale tramite gasdotto dall’Algeria questo muterà i costi di gestione della centrale di Tor del Sale, e di questo l’Enel ne dovrà tenere conto. Terremo conto di tutte le sinergie ma, ma non necessariamente questo deve riguardare sinergie sul carbone. Se la proposta sul carbone fosse secca, e senza alternative, bisognerà iniziare a pensare a come si riorganizza urbanisticamente quell’area. Non c’è compatibilità tra lo sviluppo del turismo e del diportismo nautico e un tipo di condizione di questa natura».
A proposito della Lucchini, cosa vi siete detti nel primo incontro con Mardashof, il nuovo padrone della fabbrica, avvenuto qualche giorno fa?
«E’ stato un incontro molto cordiale, di prima conoscenza, che è però stato utile perché il sindaco esprimesse a questi nuovi futuri interlocutori quali sono le ispirazioni del territorio ad un futuro di innovazione e compatibilità industriale, e dall’altro, le impressioni positive per la volontà di relazionarsi con il territorio da parte di questi soggetti. Questi hanno detto che vogliono investire su Piombino non solo dentro la Lucchini, ma intessendo anche relazioni proficue con il territorio. Ovviamente queste intenzioni dovranno essere accompagnate da fatti concreti e noi siamo impegnati a controllare questo.
Lunedì 11 aprile sarà intanto firmato il protocollo d’intesa sul miglioramento ambientale dell’area industriale di Piombino. Insieme agli altri soggetti istituzionali, Regione e Provincia e Lucchini che firmeranno l’accordo a Piombino alla presenza del ministro dell’ambiente Matteoli. Questo protocollo ha un’importantissima valenza proprio per il momento in cui viene stipulato, cioè in una fase di transizione dove la nuova società russa avvalla impegni già presi dalla precedente proprietà. Piombino si aspetta molto da loro, è una città che sa dare molto ma che oggi chiede anche molto. Ci aspettiamo modernità, in particolar modo nella cultura industriale che questi nuovi soggetti sapranno esprimere, e questo si vedrà sin da subito con l’aggiornamento del piano industriale che sembra siano intenzionati a fare nei prossimi mesi».