BIOETICA: DIBATTITO SU CELLULE STAMINALI ED EMBRIONI
La pastorale Sociale e del Lavoro del Vicariato di Piombino ha avvertito l’esigenza di trovare momenti di riflessione comune su alcuni aspetti della bioetica, in particolare sull’inizio della vita umana e le sue fasi iniziali di sviluppo. Si tratta di argomenti molto complessi e delicati la cui specificità rende difficile la formazione di un’opinione rettamente informata e dunque chiara e certa.
Perciò e per molti altri, ancor più delicati, aspetti etici abbiamo organizzato un incontro che si terrà Giovedì 14 aprile alle ore 17.00 presso l’Asilo Spranger cui parteciperà il dr. Riccardo Poli, Presidente dei Medici Cattolici Toscani.
«Nessuno, tanto meno i cattolici, deve esimersi dal cercare di comprendere una realtà tecnico-scientifica che coinvolge profondamente la vita quotidiana e ancor più il futuro dei nostri figli». Sono queste le motivazioni che hanno spinto La pastorale Sociale e del Lavoro del Vicariato di Piombino ad organizzare questo incontro scientifico.
E’ infatti vero quanto Jacques Delors, ex Presidente della Commissione Europea, ebbe a dire già molti anni fa quando le tecniche di fecondazione artificiale e di clonazione erano ai loro esordi: “La bioetica sta al cuore del dibattito sulla scelta di società che vogliamo”. Oggi tale asserzione appare drammaticamente sempre più attuale poiché c’è il rischio di una progressiva disumanizzazione della scienza, della medicina e dunque della società.
«La ricerca scientifica – commenta il Dr. Alessandro Baronti, Responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro – deve andare avanti; non dobbiamo assumere atteggiamenti antiscientifici ed irrazionali. Per molte e gravi malattie (Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Alzheimer ecc.) dobbiamo trovare ancora i rimedi. Ma le soluzioni scientificamente più promettenti non sembrano al momento quelle che richiedono la creazione in vitro di una vita umana per poi sacrificarla. La possibilità di utilizzare cellule staminali adulte, dunque senza creare embrioni umani da utilizzare come riserva di cellule staminali, è già oggi una possibilità terapeutica per malattie della pelle, dell’occhio, della cartilagine ecc. Quando si parla di terapia con le cellule staminali spesso si omette, colpevolmente, di specificare se si tratta di cellule somatiche (adulte) o prodotte da embrioni umani».