RICCIERI: «IL 16 MAGGIO RIPARTE LA LINEA DI ZINCATURA»
Ieri conferenza stampa dell’amministratore delegato della Magona Cesare Ricceri che ha comunicato alla stampa quali saranno i tempi per riattivare il laminatoio. Oggi sarà a Piombino anche il presidente della regione Claudio Martini che incontrerà in Magona nel pomeriggio Ricceri e il direttore generale di Arcelor Guy Dollé.
«Ragazzi adesso è ora di lavorare, fra un mese il laminatoio riprenderà a funzionare». Ha incitato così i suoi operai l’amministratore delegato della Magona Cesare Ricceri.
«Rispetto alle prime valutazioni i danni dell’incendio sono fortunatamente inferiori – ha evidenziato Ricceri – le stime precise si potranno fare verificando i macchinari e questo potrà avvenire nel giro di un paio di giorni. Sono andate distrutte solo le apparecchiature delle gabbie del laminatoio. Il danno è grande ma si riparte. Stimiamo di riprendere la produzione in quattro settimane, il 16 maggio. È un impegno che prendiamo tutti. Lo sforzo sarà notevole, si lavorerà tre turni al giorno senza sosta». In pratica viene così anticipata la sosta annuale per manutenzie di agosto.
Ricceri ha fornito anche le date per l’avvio degli altri reparti. Domani alle 6 ripartiranno le linee di zincatura 2 e 4 e lunedì 18 aprile anche le due linee di verniciatura.
«Fino all’ultima settimana di aprile lavoreremo con le scorte poi il crudo di laminazione, che serve ad alimentare le linee di zincatura e di verniciatura arriverà da altre aziende Arcelor. Tutti si sono resi disponibili fin da subito ad aiutarci. Questa appartenenza ad un grande gruppo – ha sottolineato Ricceri – ci permette di rispettare gli impegni presi con i clienti (il preverniciato per aprile, sulla zincatura ci sarà un ritardo di 5mila tonnellate che si concluderà con maggio)».
Il personale del reparto decapaggio (a valle del laminatoio) e laminazione, in questo frangente sarà utilizzato, una parte per le manutenzioni al decapaggio e al laminatoio (come anticipo della manutenzione annuale prevista per agosto), mentre il restante potrà usufruire delle giornate di ferie. L’attività degli altri reparti della produzione continuerà regolarmente in funzione degli ordini di vendita registrati.
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Ricceri ringrazia le aziende Arcelor per la piena disponibilità e ringrazia, i vigili el fuoco e anche la vicinanza dell’amminstrazione comunale e della Regione Toscana. «A loro va il mio profondo ringraziamento». Intanto oggi il presidente della Regione Toscana Claudio Martini verrà a Piombino per incontrare il sindaco di Piombino Gianni Anselmi e il presidente Arcelor Guy Dollè in visita allo stabilimento Magona.
E tutta la macchina si è già messa in moto. «Tecnici specializzati stanno studiando il modo di lavorare a diverse altezze, ne approfitteremo anche per effettuare alcuni miglioramenti». L’amministratore delegato Ricceri conclude poi sottolineando addirittura che se «le scatole degli ingranaggi che alimentano il laminatoio non dovessero avere grandi problemi, credo che con l’impegno di tutti riusciremo a rimettere in marcia il laminatoio qualche giorno prima».
«Sarà la scatola nera dell’impianto antincendio a dirci cosa non ha funzionato» ha dichiarato l’amministratore delegato Cesare Ricceri.
Quando gli operai si sono resi conto di cosa stava accadendo hanno attivato l’impianto antincendio manuale, era però ormai troppo tardi. Il sistema non è invece partito in automatico, ed il perchè sarà stabilito nei prossimi giorni. «Il sistema era nuovo, lo abbiamo installato lo scorso anno ed era stato controllato quindici giorni fa. Quando è aumentata la temperatura sarebbe dovuto entrare in funzione – ha detto Ricceri – abbiamo sostenuto un investimento di un milione di euro». Ricceri ha confermato la dinamica ipotizzata nei giorni scorsi: il ciclo di lavorazione si era interrotto perché il nastro di lamiera si era inceppato e occorreva tagliare la parte danneggiata. Come consuetudine, la squadra ha provveduto a tagliare il nastro con la fiamma ossidrica. Durante il taglio una goccia di acciaio fusa è caduta nel cunicolo sotto il laminatoio raggiungendo l’emulsione di acqua e olio idraulico utilizzato durante la laminazione.