PIOMBINO: LUTTO CITTADINO MARTEDI’ 24 MAGGIO
Il 24 maggio 2005 giornata del lutto cittadino per onorare la memoria di Leke Kolay, il lavoratore albanese della Bertocci, morto in Lucchini venerdì 20 maggio. Bandiere a mezz’asta fuori dagli edifici pubblici e dieci minuti di sospensione delle attività produttive e dei servizi a partire da mezzogiorno.
Alle ore 8,30 la salma dell’operaio sarà trasportata nella cappella funebre del cimitero di Piombino per la cerimonia funebre, e lo sfortunato operaio subito dopo tornerà, per il suo ultimo viaggio, nella sua terra d’Albania accompagnato da sua sorella Albina Kolay, con la quale era venuto in Italia a cercare un futuro migliore di quello nella sua terra natale.
Dal lato istituzionale, nella giornata di lutto cittadino è stata organizzata una riunione convocata dal sindaco Gianni Anselmi, alle 15,30 in sala consiliare. All’incontro – che si svolgerà a porte chiuse – parteciperanno l’amministratore delegato del Gruppo Lucchini, Gillerio, i dirigenti della Lucchini Piombino, l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, l’assessore alla formazione e al lavoro Gianfranco Simoncini, le organizzazioni sindacali confederali e di categoria dei metalmeccanici, i dirigenti del dipartimento prevenzione e sicurezza della Asl ed i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza della Lucchini.
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Al centro della riunione, sarà posto il sistema di appalti e subappalti dello stabilimento, che già faceva parte del protocollo d’intesa, evidentemente non del tutto applicato, firmato dai sindacati con Lucchini e Regione dopo la morte, undici mesi fa, di Giancarlo Francioni. E’ infatti nelle imprese che si registra il maggior numero di incidenti, mortali e non. Dopo questa nuova morte, i sindacati hanno lanciato l’allarme per le difficoltà di controllo e per il numero eccessivo di imprese che operano nella fabbrica.
Fim, Fiom e Uilm – che saranno presenti con le segreterie provinciali – denunciano la mancata applicazione del protocollo regionale sull’accreditamento delle imprese da parte della Lucchini. Il gruppo continuerebbe ad avvalersi di ditte ritenute poco affidabili dal punto di vista infortunistico.
Subito dopo questo primo incontro, Anselmi si vedrà con i capigruppo consiliari e con la presidente del consiglio comunale, Polverini.
Per quanto riguarda le indagini, l’impianto in cui è avvenuta la tragedia resta ancora sotto sequestro. Il pubblico ministero, Gianfranco Petralia infatti ha respinto la richiesta di dissequestro presentata a poche ore dal mortale dalla Lucchini, preoccupata dai contraccolpi produttivi legati a uno stop troppo prolungato. Il magistrato deve acquisire elementi sul funzionamento dell’impianto, che avrebbe comunque dovuto essere disattivato prima di effettuare manutenzioni per evitare che il nastro sul quale stava lavorando Lake Koley si mettesse in moto automaticamente per approvvigionare la tramoggia che raccoglie le ferroleghe destinate ai convertitori.
Nelle prossime ore, un perito nominato dal tribunale farà un sopralluogo in acciaieria accompagnato dagli uomini della polizia scientifica che hanno seguito il caso fin dagli inizi, insieme agli operatori del servizio di medicina del lavoro dell’Asl. Per il momento, non sarebbero stati ancora emessi avvisi di garanzia.