CAMPIGLIA: SUCCESSO PER LA 7° FESTA DEL DONATORE
Si è conclusa domenica 3 luglio la settima Festa del donatore organizzata dalla sezione comunale dell’Avis di Campiglia Marittima, quattro giorni, da giovedì a domenica, per festeggiare, riflettere e sensibilizzare l’opinione pubblica intorno ai temi della donazione del sangue.
Al centro della manifestazione la conferenza organizzata in collaborazione con il comune di Campiglia – assessorato alle politiche sociali, dal titolo “La Toscana oltre l’autosufficienza – le amministrazioni locali promotrici della donazione del sangue” svoltasi la mattina di domenica nella Sala della Musica. Incontro breve ma molto intenso, dove gli interventi si sono susseguiti a ritmo serrato portando contributi molto concreti con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura della donazione attraverso l’attivazione di una rete di soggetti.
Il saluto è stato portato dal presidente della sezione comunale Ego Papi che ha invitato i cittadini ad aderire all’associazione annotando che su una popolazione di oltre 12.500 abitanti i 285 donatori attivi potrebbero diventare più numerosi. E’ quindi intervenuto il dottor Domenico Cifalinò, responsabile del centro trasfusionale di Villamarina parlando tra l’altro di un accresciuto bisogno si sangue ed emoderivati nel polo ospedaliero piombinese. Ciò in particolare a causa della diminuzione delle fughe verso altri centri e dell’aumento di interventi di alta specializzazione specialmente in urologia e gastroenterologia: basti pensare che nel 2003 sono state trasfuse 1000 sacche di sangue che sono raddoppiate nel 2004.
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L’assessore alle politiche sociali di Campiglia Michele Mazzola ha illustrato il percorso che ha condotto alla conferenza citando l’impegno del consiglio comunale attraverso un ordine del giorno, approvato all’unanimità, il cui tema era quello del sottotitolo della conferenza stessa. Tra gli strumenti di sensibilizzazione pubblica ha proposto l’utilizzo del periodico comunale – ribadito anche dal sindaco – ed ha parlato della disponibilità della scuola in programmi di educazione. Inoltre ha ricordato che alla consulta delle associazioni del sociale sarà chiesto di impegnare il suo primo anno di attività mettendo tra le priorità il tema della donazione ed ha sottolineato che Silvia Velo, come presidente del circondario, proporrà agli altri comuni della Val di Cornia lo stesso documento votato a Campiglia.
E’ stata quindi la volta della presidente di zona dell’Avis, Nilde Pavoletti, la quale ha ricordato l’attività verso le scuole, le maggiori difficoltà che si incontrano nella suola superiore anche se ad esempio è stata positiva la nascita di uno sportello di volontariato, e la necessità i interventi educativi che durino nel tempo per poter essere efficaci.
Silvia Velo ha parlato anche come presidente della Società della Salute ricordandone il funzionamento e il ruolo importante che ha nella crescita di un ruolo attivo e programmatico del volontariato. Ha poi confermato l’impegno preso nel trovare una sede per l’Avis, che può essere individuata nell’edificio dell’Ipsia in via Cerrini dato che la scuola sarà concentrata a Piombino e che lo stabile, oggi della provincia, sarà acquisito dal Comune proprio come luogo per attività sociali.
Articolato anche l’intervento del presidente regionale Luciano Franchi, anch’egli ha rilevato la necessità di programmare una buona comunicazione esterna ed interna ed ha poi illustrato tutta una serie di interessanti aspetti organizzativo-operativi tra cui l’esigenza di una maggiore collaborazione tra i vari poli ospedalieri della Regione per ottimizzare l’uso della risorsa sangue e, non ultimo, la richiesta di non far viaggiare i donatori ma di spostare le sacche di sangue laddove servono.
Intervento conclusivo quello della vicepresidente della Provincia di Livorno Monica Giuntini che ha sottoscritto l’opportunità che le amministrazioni locali abbiano ruolo attivo nella sensibilizzazione alla donazione del sangue che rappresenta un atto di solidarietà e di rispetto verso gli altri e verso se stessi. In accordo con le proposte degli interventi precedenti, ha lanciato l’idea di una festa provinciale del donatore sul modello di quella di Venturina e di altre delle altre sezioni.
Dopo il momento delle riflessioni è giunto quello del riconoscimento ai volontari più assidui.
Sono stati premiati con attestato di benemerenza: Giuseppe Bastieri, Simone Mastroleo, Luigi Orecchioni, Maddalena Pagano, Fabrizio Zucconi. Con medaglia di bronzo: Maurizio Altrui, Paolo Bettaccini, Andrea Guidi, Valentina Pistolesi, Simonetta Sileoni. Con medaglia d’argento: Raffaele Della Rocca, Andrea Bensi, Luciano Duè, Roberto Ricciardi, Roberto Tesi. Infine, con medaglia d’oro per aver superato le 50 donazioni: Venanzio Paolucci, Sandro Nocchi, Fabio Micheli e Matteo Graziano.
A condividere la gioia della festa sono intervenute le rappresentanze delle consorelle Avis di Piombino, Volterra, Pomarance, Castelnuovo e Montecatini Val di Cecina, Val d’Era e Capannori.