GLI AUGURI AI VACANZIERI DAL VESCOVO SANTUCCI
Con l’inizio delle vacanze anche il Vescovo della diocesi di Massa Marittima-Piombino mosignor Giovanni Santucci vuole inviare il suo saluto a quanti visiteranno il nostro territorio questa estate.
«Desidero esprimere un affettuoso saluto di benvenuto ai turisti e agli ospiti che hanno scelto di passare le ferie tra di noi in questa meravigliosa terra di Maremma o sulle nostre isole. Siate i benvenuti.
La nostra chiesa si fa accogliente e i sacerdoti e le strutture pastorali sono a vostra disposizione per la celebrazione dei sacramenti, per un colloquio spirituale, per una riflessione sulla Parola di Dio.
L’estate è il tempo favorevole per lasciare cadere il ritmo inarrestabile del lavoro, frenesia di risultati raggiunti e dare spazio alla quiete che la bellezza dei luoghi e degli ambienti, una volta contemplati in modo non utilitaristico, induce. Sentirsi creature vive, che sanno gioire dei doni del creato; riscoprire presenze amiche alle quali neghiamo spesso il tempo; provare sintonia con coloro che ci circondano, ricordarci che anche noi siamo capaci di ascoltare, di accogliere, di condividere.
Non è necessario essere poeti come San Francesco d’Assisi per poter dire grazie a Dio “Altissimo, onnipotente, bon Signore” per il sole, la luna, l’acqua, il fuoco, la terra e tutte le creature. Visione cosmica che porta a considerare la grandezza di Dio e la piccolezza dell’uomo creatura tra le creature, formato tuttavia a immagine e somiglianza di Dio, unico tra i viventi capace di amare e lodare».
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«Abbiamo bisogno di riposo, di ritrovare noi stessi. Di ritrovare la nostra anima, direbbe uno scrittore contemporaneo (G. Ravasi, Breve storia dell’anima, Mondadori, 2003), che è rimasta indietro nel nostro vivere una vita sempre più frenetica, una tecnica sempre più sofisticata, una corsa al piacere sempre più accelerata; si perde l’anima, la si lascia per strada mentre si corre immersi nel frastuono della città, nella rete degli impegni, nel flusso delle cose e degli eventi.
Auguro a tutti un po’ di quiete, di riposo, certamente del corpo, soprattutto dello spirito, a testimonianza di una impostazione di vita che sottolinei la sacralità del tempo, il primato della persona, la libertà dalla fatica, il ricordo di una Pasqua di redenzione dal male.
Il tempo delle ferie è come una domenica che si protrae nei giorni quando si allenta la tensione della fatica e nella gioia possiamo dedicarci a coltivare l’amicizia con Dio, a conoscerlo meglio e a condividere con gli altri quanto abita il nostro mondo interiore. Così rigenerati potremo riprendere il lavoro di ogni giorno con quel pizzico di saggezza in più che un riposo veramente tale può aver donato,
Buona vacanza».
+ Giovanni Santucci