SAN VINCENZO: LA MAGGIORANZA DA L’OK ALL’«OPERAZIONE RIMIGLIANO»

Martedì 2 agosto 2005 alle ore 21 il consiglio comunale si riunirà per discutere l’avvio del procedimento relativo alla proposta di variante al piano regolatore per la tenuta di Rimigliano.
Salvo sorprese dell’ultima ora, la nuova proposta dovrebbe essere approvata, dal momento che il sindaco Biagi ha annunciato di aver trovato un accordo con Margherita e Sdi. Accordo che riguarda più voci del documento inizialmente presentato dalla giunta, riaggiornato dopo un dibattito che ha coinvolto tutti i gruppi di maggioranza, che parlano di un rafforzamento del ruolo pubblico e riduzione dell’impatto ambientale ed urbanistico. In questo quadro dovrà stare il progetto presentato dalla proprietà, rappresentata dal costruttore venturinese Berrighi.

Dopo gli slittamenti subiti, il Consiglio sarà chiamato a discutere finalmente il documento d’indirizzo che modificherà la vecchia previsione del mega albergo, sostituito con un intervento urbanistico che prevede il recupero urbanistico delle case coloniche esistenti, la realizzazione di residenze, un albergo di dimensione ridotta, residenza alberghiera e casa vacanze.
Solo dopo l’approvazione delle procedura di variante sarà discussa la proposta del Forum per l’istituzione di una Anpil, ovvero di un’area protetta d’interesse locale, sempre all’interno della tenuta di Rimigliano.

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Nel comunicato congiunto sull’argomento le forze di maggioranza del comune di San VIncenzo hanno così commentato: “La colazione di centrosinistra di San Vincenzo, dopo un confronto approfondito ha licenziato il documento di avvio per la variante all’attuale piano di Rimigliano. Crediamo nella sostanza di avere rafforzato l’impostazione del documento portato in consiglio comunale e poi ritirato dalla discussione, in particolare lungo tre direttrici sulle quali il futuro piano dovrà incardinarsi: la riduzione dell’impatto ambientale e del carico urbanistico rispetto all’attuale previsione, l’ampliamento degli interventi che rafforzeranno la proprietà e il patrimonio pubblico dell’area, a spese della proprietà, l’equilibrio irrinunciabile tra la sostenibilità economica e le sue ricadute positive sul territorio, e quella ambientale del nuovo progetto. Il documento è stato pertanto modificato in alcune parti recependo meglio queste sollecitazioni. La volontà politica di questa maggioranza è quella di rivedere l’attuale previsione su Rimigliano, come anche già espresso nel programma elettorale. E’ bene chiarire che la revisione del piano attuale è possibile solo se votiamo il documento in questione, che è un atto di indirizzo necessario per arrivare a una nuova proposta.

Proprio per la natura dell’avvio di procedimento, e cioè per il fatto che è un atto di indirizzo che indica delle volontà in primo luogo politiche, non si parla, né si deve parlare di metri quadrati. Certo è legittimo che la proprietà faccia la sua proposta, parlando anche delle sue intenzioni in merito al tipo di intervento che intende effettuare, ma sarà solo al termine di un percorso di confronto e discussione interno ed esterno alla maggioranza, che nascerà la nuova previsione e si potrà entrare nel merito del progetto. A questo proposito vogliamo rassicurare tutte le forze politiche e sociali che in queste settimane hanno chiesto di approfondire la questione, che la maggioranza di San Vincenzo raccoglie questo invito ed è pronta a impegnarsi nelle sedi politiche e istituzionali per un percorso aperto e trasparente.”


«OPERAZIONE RIMIGLIANO»: I COMMENTI DEL SINDACO BIAGI

“E’ stata una discussione approfondita e a tratti difficile, ma le perplessità che Margherita e SDI avevano avanzato sulla prima stesura del documento sono state sviscerate e le proposte di modifica sono state tutte accolte” dichiara il Sindaco Michele Biagi. “Il documento che portiamo in approvazione ha visto rafforzati alla fine alcuni concetti: la riduzione dell’impatto ambientale e del carico urbanistico rispetto all’attuale previsione, l’ampliamento degli interventi che rafforzeranno la proprietà e il patrimonio pubblico dell’area, a spese della proprietà, l’equilibrio irrinunciabile tra la sostenibilità economica e le sue ricadute positive sul territorio, e quella ambientale del nuovo progetto. Riconosco che rafforzare questi punti era una necessità e dunque non posso che essere soddisfatto della soluzione raggiunta”. Ma Biagi non rinuncia anche a qualche replica. “In queste settimane sono stato impegnato in una discussione non banale, mentre sulla stampa anche nazionale sono uscite spesso notizie imprecise. Ho assistito a levate di scudi su presunti campi da golf e case costruite direttamente sulla spiaggia, fino alla difesa dell’attuale progetto e di quell’albergone che tante critiche si era attirato. Ho scelto di non replicare e di portare avanti il mio lavoro, ma l’amarezza è tanta.

Oggi dico solo tre cose. La prima è che questa amministrazione si è presentata in campagna elettorale dicendo che aveva l’intenzione di rivedere il progetto attuale di Rimigliano: tanto per essere chiari se oggi possiamo ridiscutere di cosa verrà fatto o non verrà fatto nella tenuta di Rimigliano, lo si deve alla nostra volontà di rivedere un progetto già deciso, che domani, se la nuova proprietà vuole, può anche realizzare. La seconda è che per rivedere il progetto di Rimigliano e arrivare a uno nuovo bisogna votare l’avvio del procedimento: forse non l’abbiamo spiegato bene noi, ma senza l’atto che andremo a votare nel prossimo consiglio non si può discutere di nulla. Rimandare l’atto, come alcuni hanno chiesto, non serve a fare chiarezza, casomai è il contrario: prima si vota l’atto di indirizzo e prima può partire veramente la discussione di merito.

E qui vengo al terzo concetto: nell’avvio del procedimento non si parla di metri quadrati non perché c’è qualcosa da nascondere, ma perché non è la sede per parlarne. Un atto di indirizzo contiene delle linee generali e politiche, sulla base delle quali verrà nei prossimi mesi elaborato il nuovo progetto di Rimigliano. Che la proprietà parli di metri quadrati e delle sue idee è legittimo e non mi scandalizza, ma quello che si farà a Rimigliano lo decideremo nei prossimi mesi, dopo valutazioni, studi, confronti tecnici e politici attenti e aperti.” Il sindaco precisa anche il percorso di discussione intrapreso nelle ultime settimane. “Non abbiamo discusso solo in maggioranza, ma ho nuovamente incontrato le organizzazione economiche, CNA, Confcommercio e Confesercenti, i partiti politici esterni alla colazione, come Rifondazione e Verdi, le associazioni ambientaliste come Legambiente. Per quanto mi riguarda sono stati incontri utili e nei quali ho cercato di spiegare le cose in maniera trasparente e chiara, e ai quali ne seguiranno molti altri, almeno nelle mie intenzioni. Ho lavorato anche a livello istituzionale con il Circondario, e anzi ringrazio il presidente Silvia Velo per il contributo e l’impegno in questa vicenda. Stamani, dopo aver appreso dell’esistenza di un interpellanza parlamentare ho anche chiamato Ermete Realacci e ho avuto modo di chiarire con lui tutti i punti oggetto dell’interpellanza, e lui stesso si è dichiarato soddisfatto delle spiegazioni che gli ho dato. Insomma, io ce la sto mettendo tutta per creare le condizioni perché alla fine si arrivi a un nuovo progetto per Rimigliano migliore dell’attuale e più condiviso possibile. Non so se ce la faremo, ma è quello che sto provando a fare.

L’attenzione è alta su questa partita, lo so benissimo e lo considero un fatto positivo e un segnale di una coscienza più matura dei cittadini e della società. C’è solo una cosa che non accetto, che quando si parla di valorizzare un’area indubbiamente pregiata di un territorio il mondo si divide subito in due categorie: i paladini dell’ambiente e dell’interesse generale, e gli speculatori edilizi in mala fede che fanno gli affari. Il copione è lo stesso ogni volta e non c’è modo di spiegare che anche chi pensa di sfruttare economicamente una porzione di territorio lo può fare nell’interesse generale e non nel suo, con attenzione all’ambiente e al territorio. Ma tant’è, e non mi resta che prenderne atto. Nel mio piccolo e per quello che posso sto cercando di dare benessere e sviluppo alla mia città e al mio territorio, di riprogettarne il futuro, e Rimigliano è una parte importante di questo obiettivo. So bene di quale portata siano gli interessi in campo, ma proprio per questo il mio impegno sulla materia è massimo. Non mi aspetto condivisione, anche se faccio notare che dopo tutte le polemiche su Rimigliano che vanno avanti da anni la coalizione che io guido ha preso il 67% dei voti: mi aspetto però rispetto.”

Michele Biagi

Scritto da il 30.7.2005. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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