PRIMARIE: PRIMI RISULTATI IN ITALIA E VAL DI CORNIA
Indubbia vittoria di Romano Prodi alle primarie 2005 dell’Unione, dove con il 92,4% dei seggi scrutinati (8.988) alle primarie dell’ Unione, Romano Prodi si attesta al 74,6%. Fausto Bertinotti raggiunge invece il 14,6% dei consensi. Lo rendono noto gli organizzatori di Primarie 2005.
Al professore sono andati fino ad ora 3.007.072, al segretario di Rifondazione Comunista 589.968. Al terzo posto si piazza Clemente Mastella con il 4,4% dei consensi (176.514 voti); Antonio Di Pietro raggiunge il 3,3% (131.795 voti); Alfonso Pecoraro Scanio 2,1% (86.004); Ivan Scalfarotto 0,6% (24.142); Simona Panzino 0,4% (18.162).
I votanti sono al momento 4.049.026, le schede bianche 7.079 e le nulle 8.578. Soltanto 42 le schede contestate. I risultati definitivi saranno resi noti oggi alle 12:30.
Grande partecipazione al voto alle primarie anche in Val di Cornia. Nei sette seggi piombinesi, hanno votato circa 5500 persone. L’affluenza a piombino è stata tale che all’ora di chiusura dei seggi, quelli del centro urbano nelle Circoscrizioni di Porta a Terra, Salivoli e Perticale non sono neppure riusciti a chiude entro l’ora stabilita, le 22, a causa della fila di elettori ancora presenti nel seggio, che, come accade nelle regolari elezioni, avevano diritto di votare.
A Riotorto, dove hanno votato 432 persone, Prodi ha raccolto in paese 346 voti, seguito da Bertinotti con 64. Staccati tutti gli altri candidati. Di Pietro è stato votato da 9 elettori, Pecoraro Scanio da 7, mentre 3 preferenze sono andate a Mastella e un voto a Scalfarotto. Nelle urne solo una scheda bianca e un voto nullo.
Al Cotone hanno votato 292 persone, a Fiorentina con 219 e a Populonia stazione 134. Entrambi i seggi di Porta a Terra e Salivoli hanno superato e 1.400 votanti, mentre il record spetta al Perticale con oltre 1.500 schede nelle urne.
L’unica riflessione che possiamo fare su questo scontato successo delle Primarie, almeno nella città di Piombino, è sull’età media dei partecipanti che si attesta sempre oltre i 60 anni di età, mostrando agli osservatori una città vecchia dove i pochi giovani non riescono proprio ad essere affascinati dalla politica.