I COMUNI DELLA VAL DI CORNIA CONTRO I TAGLI DELLA FINANZIARIA
La politica finanziaria dei Comuni, tema di grande rilievo per le amministrazioni locali in vista della prossima Finanziaria, è stata al centro della discussione del direttivo Anci Toscana che si è riunito martedì 25 ottobre a Prato. Della Val di Cornia hanno partecipato all’assemblea i sindaci di Piombino e di Campiglia Marittima, componenti del direttivo e Massimo Giuliani, neo assessore al bilancio del comune di Piombino.
Dopo una discussione sui problemi comuni a tutte le amministrazioni, i cui bilanci rischiano di subire conseguenze drammatiche a causa dei tagli indiscriminati previsti nella nuova Finanziaria, il direttivo ha assunto alcune decisioni importanti. Tra queste, l’iniziativa, condivisa dai comuni toscani, di convocare i consigli comunali il prossimo 7 novembre in occasione della discussione della Finanziaria alla Camera dei Deputati, e sostenere un ordine del giorno proposto dall’Anci. In virtù di questo, il consiglio comunale di Piombino, previsto originariamente per il 4 novembre, slitterà al 7 novembre prossimo.
L’associazione dei comuni, intanto, ha già presentato alle commissioni parlamentari un corposo pacchetto di emendamenti per correggere gli aspetti più penalizzanti della Finanziaria che, secondo i Comuni, predispone una tale riduzione di risorse nei confronti degli enti locali da colpire direttamente il sistema di servizi e di protezione sociale rivolta ai cittadini.
Per questi motivi, nel corso del direttivo Anci di martedì, è stata discussa anche l’eventualità da parte delle amministrazioni locali di approvare i bilanci preventivi a legislazione vigente, prima dell’entrata in vigore della nuova Finanziaria.
«Il nostro obiettivo è quello di far conoscere ai cittadini gli effetti della proposta dal Governo, che si configura come un vero e proprio attacco allo stato sociale, così come si è consolidato in questi anni nel nostro Paese e nel territorio toscano – dice Massimo Giuliani – Nelle prossime settimane avvieremo una fase di discussione, convocando le associazioni, le circoscrizioni e i cittadini in un percorso di condivisione larga delle scelte che dovranno essere assunte».