SAN VINCENZO: PRESENTATA LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO
Sala del consiglio affollata ieri sera da tecnici, addetti ai lavori, ma anche cittadini comuni per la presentazione pubblica della variante al regolamento urbanistico del Comune di San Vincenzo. L’assessore Kety Pini ha illustrato i contenuti principali del provvedimento adottato nel consiglio del 3 novembre scorso, e che adesso seguirà l’iter classico degli atti urbanistici.
Si apre infatti la fase delle osservazioni della durata di 45 giorni a partire dalla pubblicazione ufficiale della variante sul bollettino ufficiale della Regione Toscana, pubblicazione ancora in corso. Dopo la valutazione delle osservazioni, l’atto ritornerà nuovamente in consiglio per essere definitivamente approvato nei primi mesi del 2006. Nel corso della serata l’assessore Pini ha evidenziato alcune scelte del regolamento: “nelle zone agricole non sarà più possibile trasformare gli edifici deruralizzati in appartamenti o strutture ricettive, così come non sarà più possibile trasformare un fondo commerciale in appartamento.
In generale poi gli appartamenti non potranno avere una superficie inferiore ai 65 mq e ciò significa limitare i frazionamenti degli immobili”. Una frenata evidente viene imposta alle nuove costruzioni: il regolamento prevede la costruzione solo di appartamenti per edilizia convenzionata, cioè a un prezzo di vendita fissato dal Comune e rivolta alle giovani coppie, per complessivi 65 nuovi appartamenti in varie zone della città, come San Carlo, via del Belvedere, via del Castelluccio, l’ex-conservificio e via del Giardino, un comparto quest’ultimo dove l’amministrazione vorrebbe realizzare edilizia per affitti convenzionati. A fianco dell’incentivazione alla residenza stabile, vi è poi l’ulteriore investimento nel settore turistico, nel quale sono considerate centrali le strutture ricettive alberghiere. Si consentirà infatti agli alberghi fino a 200 mq di ampliamento ma con destinazione precisa ai servizi come piscina, centro benessere, al fine di favorire una qualificazione ulteriore delle strutture.
Il regolamento porta anche a conclusione alcune previsioni della vecchia amministrazione in fase molto avanzata dal punto di vista dell’iter burocratico, ma non ancora attuate. Le più famose sono la Kimera, Il Mediterraneo, Villa Piani per le quali sono state predisposte apposite schede che vanno tutte nella direzione di ridurre i volumi di ciascun intervento, e di armonizzare al paesaggio e all’ambiente l’architettura degli edifici. Ultima novità la possibilità di trasformare la parte più nuova del Comune in albergo, in previsione di una sua possibile vendita. “Una possibilità soltanto al momento” sottolinea l’assessore, “che vedremo come e se sarà possibile concretizzare”.