PIOMBINO: LE OPPOSIZIONI SPIEGANO ABBANDONO CONSIGLIO
Pubblichiamo due comunicati stampa, uno di Rifondazione Comunista, l-altro di Alleanza Nazionale dove i due partiti, da angolazioni diverse, vogliono chiarire alla cittadinanza ciò che è successo mercoledì 23 novembre in Consiglio Comunale.
Pubblichiamo i due comunicati in versione integrale.
Premi su: Leggi Tutto…
IN MERITO ALLE VARIANTI STRUTTURALI…
“Le varianti accelerano lo sviluppo,….la città ci ha chiesto innovazione….rifiutiamo l’idea che il suo futuro stia solo in un interminabile confronto con la fabbrica,….si tratta del più importante intervento per la diversificazione economica di questi ultimi anni..”
Se le parole del Sindaco di Piombino hanno un senso, queste affermazioni denotano un’idea ed una pratica dell’innovazione e dello sviluppo che prescindono dalla sostenibilità (infatti la parola non è neanche accennata), ma soprattutto vengono presentate come “altro” dalla storia della città.
Anche in altri distretti industriali europei si è innovata, ma lo si è fatto a partire da quello che si era e da quello che si sapeva fare.
Si è innovato applicando conoscenza e sapere, incrociandoli con la sostenibilità ambientale. Si è diversificato facendo industria e ricerca, partendo dall’industria che c’era e innescano nuove filiere industriali.
Queste varianti scaturiscono dall’apologia dello “sviluppo composito”. Un concetto che sempre più si rivela come l’affannosa ricerca di qualsiasi cosa, purché sia “altro” dall’industria.
In questo senso composito diviene sinonimo di “confuso”. Interrogativi banali, ma stringenti (sviluppo per chi? Sviluppo per quanti? Sviluppo di che cosa? Per quale capacità portante del territorio?) non sono neanche presi in considerazione.
Con questa impostazione, di fatto, si punta diritti ad una economia precaria.
In una zona che “invecchia” e che produce una domanda di lavoro sempre più matura e colta, si offrirà occupazione precaria e modelli economici dissipatori di territorio quanto inibitori di emancipazione sociale.
Pertanto è l’intero asse della manovra che non convince affatto. L’unico metro riconoscibile, in modo del tutto limpido, è la produzione di ricchezza aggiuntiva per alcuni. A beneficio di chi, di quanti, ma soprattutto a scapito di cosa, continuano ad essere questioni volutamente trascurate.
Questa impostazione (altro che nuova!!) svela in tutta la sua pericolosità l’intenzione di demolire la storia e l’identità di questa comunità, già fiaccata da una crisi delle proprie “classi dirigenti”.
Una classe dirigente è tale, quando è capace di dirigere lo sviluppo, la diversificazione verso obiettivi definiti e non quando lo “accompagna” verso rivoli confusi, confidando nella clemenza della “mano invisibile”.
Partito della Rifondazione Comunista – Piombino
IN MERITO ALL’ABBANDONO DELL’AULA…
Le dichiarazioni, rilasciate alla stampa dall’assessore Tortolini, in merito all’uscita dall’aula Consiliare delle minoranze in occasione della discussione sulle varianti al piano regolatore necessitano di alcune precisazioni. La posizione di Alleanza Nazionale è stata assunta per protesta sul comportamento antidemocratico e arrogante adottato dalla maggioranza, non solo in questa occasione, ma da quando a Piombino ha deciso di comandare, invece di governare.
All’assessore e al sindaco può anche fare effetto vedere delle minoranze politicamente distanti, sicuramente con opinioni diverse sui problemi, unite nel difendere le regole democratiche. La democrazia di Alleanza Nazionale si è dimostrata identica a quella di Rifondazione Comunista, dei Verdi e della Lista civica. È questo che fa effetto al prossimo segretario della federazione D.S. Piombino-Val di Cornia-Elba. E’ rimasto forse meravigliato per avere ricevuto una lezione di democrazia da chi politicamente è collocato alla sua sinistra? Tortolini non dovrebbe meravigliarsi troppo nel vedere due partiti, così diversi, “a braccetto” per difendere i diritti e la democrazia, quando proprio lui per conoscere in anticipo il comportamento delle minoranze, o forse per cercare di “rompere il fronte” che prevedeva si fosse costituito, ha contattato, guarda caso, proprio Alleanza Nazionale.
Per quanto riguarda gli argomenti per affrontare la discussione sulle varianti, possiamo assicurare al Sindaco e a tutti quelli che hanno dubbi, che ne abbiamo da vendere, sia per affrontare i problemi che riteniamo da scartare, sia per quelli che riteniamo meritevoli d’attenzione.
Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale – Piombino