VENTURINA: TONCELLI ESPONE AL CENTRO AGAPE
A distanza di due anni Daniele Toncelli torna a riproporre i suoi quadri a Venturina con una esposizione intitolata “Le radici della vita”. La mostra, patrocinata dal Comune di Campiglia Marittima verrà inaugurata domenica 11 dicembre 2005 alle ore 17 presso il Centro Agape di Venturina, in via Indipendenza n°266/a e terminerà il 26 dicembre. L’apertura al pubblico sarà dalle ore 17 alle ore 19,30 tutti i giorni, feriali e festivi.
All’inaugurazione sarà presente lo storico d’arte Alessandro Cecchi, direttore del Dipartimento della Pittura dal Medioevo al primo Rinascimento della Galleria Nazionale degli Uffizi di Firenze, che, dopo aver curato la critica del catalogo della mostra, pubblicato dal Comune di Campiglia Marittima, presenterà al pubblico le
opere esposte.
I 50 dipinti ad olio dell’esposizione sono il naturale sviluppo di un cammino iniziato da tempo da Daniele Toncelli che, con i suoi poetici paesaggi ci vuole mostrare ancora una volta la bellezza del nostro comprensorio, ora soffermandosi sulla luce e i suoi colori, suggeriti dai vasti panorami che dalle colline ci conducono armoniosamente al mare, ora proponendoci la nostalgica visione di storiche rovine e casolari antichi, immersi nel tempo con il trascorrere dei giorni e delle stagioni.
In questa mostra intitolata “Le Radici della vita” si avverte sempre più la presenza dell’uomo, simbolicamente rappresentato dai suoi vecchi, che sono la nostra memoria storica, le nostre origini, le nostre tradizioni e, forse, la fine di un mondo antico, quasi completamente perduto.
Per questo i quadri che figurano in questa mostra, – la seconda da quando Daniele ha ripreso a dipingere l’anno scorso, dopo una parentesi di diciotto anni-, ci presentano, con una vena di autentica poesia, l’alternarsi delle stagioni attraverso la vita quotidiana, scandita dal duro lavoro nei campi, in giornate luminose dove lo sguardo si perde a un orizzonte segnato talvolta dalle ciminiere, oppure scorci deserti di Campiglia o di Piombino, in cui una luce abbagliante scalda le pietre di viuzze e facciate o, ancora, vedute di mare e di porticcioli con variopinte barche, sulla costa maremmana, ove la verde macchia par quasi arrivare a lambire l’acqua salmastra.
Sono, questi, brani di natura e di vita fermati sulla tela con rara immediatezza e freschezza, da una artista che, da sempre, si è rivelato sapiente inter-prete di un mondo, come sospeso nel tempo, che gli è caro e familiare.