VAL DI CORNIA: IL CIRCONDARIO TERMINA LA SPERIMENTAZIONE
Il Circondario entro quest’anno termina il suo periodo di sperimentazione per diventare un ente istituzionale definitivo. Lo ha detto il presidente della Provincia Giorgio Kutufà durante il convegno che si è svolto questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Piombino.
Nella seduta del consiglio provinciale del 22 dicembre è infatti prevista la discussione di un atto che permetterà al Circondario di rafforzarsi e diventare un ente istituzionale sovracomunale permanente. La data è stata annunciata dal presidente del consiglio provinciale Franco Franchini.
“Il Circondario è una pratica riuscita, un esperimento che si è irrobustito nel tempo”, ha detto Kutufà aprendo il suo intervento.
La notizia è stata accolta con favore dai sindaci della Val di Cornia e dalle associazioni di categoria presenti all’incontro.
“Tra i nostri obiettivi prioritari c’è quello dello sviluppo sostenibile – ha detto Silvia Velo, presidente del Circondario – che si ha se si superano i confini comunali e si decide insieme”, riassumendo così il ruolo istituzionale del Circondario, grazie al quale “è cresciuta la capacità di rapportarci verso l’esterno”.
“Il Circondario – ha detto il sindaco Anselmi – è la visione istituzionale dentro la quale si può saldare felicemente l’industria con la città ed il suo sviluppo legato alla nautica, alla ruralità, alle infrastrutture ed all’energia. E riusciremo a valorizzare questa visione se riusciremo ad essere un territorio coeso. Vogliamo essere un territorio pilota per la Provincia di Livorno, la Regione ed il Paese”.
Anche il sindaco di Suvereto Giampaolo Pioli ha detto che grazie ad un ente istituzionale sovracomunale si può imporre di più all’esterno un territorio che vuol crescere ed è quindi necessario andare verso la direzione che rafforzi l’istituzione.
Commenti positivi sono arrivati anche dalle associazioni di categoria. E l’assessore regionale Agostino Fragai, apprezzando la posizione assunta dalla Provincia di Livorno, ha esortato i sindaci ad “usare meglio le armi istituzionali che abbiamo”, riconoscendo il Circondario della Val di Cornia come modello del rinnovamento istituzionale toscano che coniuga innovazione e coordinamento.