PIOMBINO: I VERDI SULLA CRISI DEL TRASPORTO FERROVIARIO
Alcuni giorni fa, il 16 dicembre scorso, i Verdi hanno realizzato a livello nazionale un’iniziativa denominata “Meglio il Treno!” con lo scopo di promuovere l’utilizzo dei treni per lo spostamento di merci e persone e, al tempo stesso, per denunciare la crisi profonda in cui versa l’intero sistema ferroviario in Italia e in Toscana. Anche in Val di Cornia i Verdi hanno distribuito materiale informativo ai viaggiatori in transito alle stazioni di Piombino e Campiglia. La denuncia della Filt Cgil sull’ulteriore depotenziamento da parte di Trenitalia della tratta Piombino-Campiglia, porta allo scoperto una realtà drammatica che sta vivendo il trasporto ferroviario in Toscana ed in particolare la Val di Cornia.
L’ iniziativa dei Verdi della Val di Cornia vuole contribuire a far emergere situazioni di forte minaccia per il mantenimento di un servizio primario per i cittadini quale appunto quello del trasporto e della mobilità. «Siamo di fronte ad un taglio del 30% delle linee e dei treni locali minori, riduzione e peggioramento dei servizi, marginalizzazione della Toscana sia per il materiale rotabile che per le attività di manutenzione e controllo con rischio di chiusura degli stabilimenti di Firenze, degrado delle stazioni minori, condizioni di lavoro del personale inaccettabili e mancanza di tutela degli utenti diversamente abili».
Per questo i Verdi vogliono «un Piano di rilancio delle ferrovie che contempli il miglioramento della qualità del servizio con l’introduzione di penali e sanzioni per i disservizi, l’acquisto di treni moderni per il trasporto regionale e metropolitano. I pendolari non sono viaggiatori di serie B!, ma anche il Biglietto Unico che integri gli altri mezzi del trasporto locale (bus, tram, navi…), aumentare il confort nelle stazioni e porre fine alla gravissima pratica del macchinista unico».
«Inoltre – continua il comunicato – il degrado e le fosche prospettive della tratta Piombino Campiglia richiedono però un ulteriore e specifico sforzo da parte di tutti, cittadini, istituzioni e sindacati. La nostra proposta è quella di promuovere una forte iniziativa dei Comuni della Val di Cornia, magari con capofila il Circondario, per porre in maniera incisiva ed autorevole le istanze del nostro territorio in funzione del depotenziamento della linea ferroviaria. Di concerto con Provincia e Regione potrebbe essere possibile produrre un’azione più forte nei confronti di Trenitalia e del Governo finalizzata a rilanciare il trasporto ferroviario come sistema di mobilità prioritario per la Val di Cornia per dare risposte al pendolarismo, al turismo e al traffico merci delle industrie e delle imprese».