VENTURINA: IL 4 FEBBRAIO CONGRESSO TERRITORIALE ARCI
Il comitato territoriale dell’Arci Val di Cornia – Isola d’Elba celebra, sabato 4 Febbraio 2006, presso la saletta Comunale di Via della Fiera a Venturina, il suo 6° congresso territoriale sul tema “Mobilitare la Società, cambiare l’Italia”. Il congresso del territoriale precede quello regionale toscano e quello nazionale dell’ARCI che si terrà dal 23 al 26 febbraio.
L’apertura dei lavori si terrà alle ore 15.00, e dopo le varie relazioni ed il dibattito, con le conclusioni portate da un rappresentante della Segreteria Regionale di Arci Nuova Associazione, alle ore 18.30 si terrà l’elezione degli organi dirigenti del Comitato territoriale.
I due principali temi che saranno trattati al congresso sono la pace come elemento fondamentale per lo sviluppo dell’umanità e la valorizzazione dei circoli come luogo dove recepire i bisogni e le attese della gente.
Guerra e pace, è questa la tematica di grande drammatica attualità, ma di intuitiva e semplice comprensione, capace di sviluppare grandi suggestioni ideali e di rapportarsi con la complessità dei problemi. Non a caso ha dimostrato di riuscire a mobilitare milioni di persone e di comprendere, intrecciare modificare culture diverse. È questo un tema intorno a cui far votare il progetto ambizioso di rinascita dei nostri circoli e, più in generale, intorno a cui costruire l’idea di una nuova comunità solidale non è una questione in mezzo alle altre: è il tema fondamentale del momento storico in cui viviamo, purtroppo ampiamente sottovalutato nel dibattito della politica.
L’associazionismo, una risorsa di coesione sociale. In una società attraversata da profonde trasformazioni la Toscana ha finora riscontrato una sostanziale tenuta del tessuto sociale e civile, grazie anche alla presenza sul territorio di un diffuso associazionismo, del quale l’Arci rappresenta una parte cospicua, per più versi costituendone una punta avanzata, in grado di relazionarsi articolatamente con le altre associazioni e movimenti, con i sindacati e le forze politiche, e con i vari livelli istituzionali. Un ruolo rilevante di questa capacità di tenuta del collettivo sociale nel territorio toscano, è stata assolta dai circoli e dalle case del popolo, che continuano a rivelarsi come una insostituibile risorsa civile, radicata nella storia della nostra religione e non deprivata di una sua peculiare vitalità.