SAN VINCENZO: LE AZIONI DEL COMITATO «NO PORTO»
Il Comitato cittadino «NO all’ampliamento del porto di San Vincenzo» giovedì 16 febbraio si riunisce in assemblea pubblica alla Saletta della Scuola Media, via Tito Speri, per un incontro informativo ed organizzativo per la manifestazione indetta per sabato 18 febbraio 2006.
La manifestazione partirà alle ore 16 da Piazza Gramsci (ex Rinascita/Delfino), percorrerà le strade cittadine e si concluderà con una conferenza stampa sul porto alle 17,30 circa.
Gli aderenti al comitato si oppongono all’ampliamento del porto perché, se realizzato, distruggerà il litorale del paese.
«Estendendosi da via Capraia a Via Elba, direzione campanile della chiesa – commentano i cittadini del comitato – il nuovo porto cementifica un km di spiaggia e condanna all’erosione la spiaggia a sud, tutto ciò in un paese che si estende lungo la costa per 2 km circa. Per dare un’idea precisa delle dimensioni – prosegue il comitato – sarà segnato con materiale volatile il confine sud del porto sulla spiaggia e sul marciapiede di Viale Italia in data che verrà comunicata successivamente e steso uno striscione sul molo attuale per mostrare come sarà alta la diga foranea (a mare). Dalla passeggiata sul porto,che in effetti non sarà altro che un grande parcheggio a pagamento,non si vedrà il mare poiché la diga esterna sarà alta 4 metri sul livello dell’acqua e lunga 800 metri. Di fatto il porto oltre a danneggiare fortemente l’ambiente e sottrarre ai sanvincenzini le uniche spiagge libere del centro, metterà in ginocchio l’economia del paese».
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Il comitato «No porto» chiede all’amministrazione comunale di San Vincenzo anche le seguenti domande: «Quale turista affitterà un appartamento che dà sul porto o si trova nelle sue vicinanze? Chi ha la barca di certo non alloggerà negli hotel di San Vincenzo e quindi cosa succederà a tutte le altre attività: ristoranti, pizzerie, bar, ecc e quindi agenzie immobiliari e, commercialisti e quant’altro?»
Il comitato, che ha raccolto le adesioni di Legambiente, WWF, del Coordinamento Toscano Produttori Biologici, ha aperto una campagna di adesioni individuali ed ha già raccolto 800 firme di cui 500 sanvincenzini.
«Inoltre – conclude il comitato – il porto ampliato, dato in concessione trentennale ad una società privata, la “Marina di San Vincenzo”, di fatto espropria i cittadini dello spazio centrale del proprio paese. La società concessionaria, il cui presidente è l’ex sindaco Carlo Roventini, applicherà le tariffe portuali che riterrà opportuno e ciò non permetterà ai sanvincenzini meno abbienti di poter continuare ad avere la barca».
Per informazioni o contatti telefonare al portavoce del comitato Placido Rosetta al numero telefonico 328-9279011.