NOTIZIE BREVI DALLA VAL DI CORNIA DEL 16 FEBBRAIO 2006
Nelle brevi di oggi la Sinistra giovanile apre la campagna elettorale; altri dubbi sulla lottizzazione a Salivoli; dubbi sulla nuova legge sulla droga; Gordiano Lupi a Caserta parla di Cuba; osservazioni sul futuro del Riotorto Calcio; e la Confesercenti contro la vendita selvaggia di Ortofrutta.
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PIOMBINO: LA SINISTRA GIOVANILE DA IL VIA ALLA CAMPAGNA ELETTORALE
Sabato 18 febbraio alle ore 17,30, in Piazza Verdi a Piombino, inizierà la Campagna elettorale dei Democratici di Sinistra-Ulivo. Inizierà parlando di giovani, con un’iniziativa dal titolo “Il futuro inizia adesso”, alla quale parteciperà tutto il gruppo dirigente locale dei Democratici di Sinistra, da Matteo Tortolini Segretario della Federazione DS a Valerio Fabiani Segretario della Federazione della Sinistra giovanile, da Antonio Dorino, Segretario DS di Piombino a Silvia Velo, Presidente del Circondario.
Sarà presente anche Andrea Pacella dell’esecutivo nazionale della Sg. L’iniziativa aprirà di fatto la campagna elettorale sul territorio dei DS e dell’Ulivo e sancirà la nascita del Circolo della Sinistra giovanile di Piombino.
“Sarà una giornata importante – spiega il Segretario Sg Val di Cornia-Elba, Fabiani – la scelta di dedicare la nostra prima iniziativa di campagna elettorale alle giovani generazioni, inaugurando un nuovo Circolo della Sinistra giovanile, rappresenta un segnale forte che segna la differenza tra noi ed il centrodestra, il quale in questi anni ha lascito i giovani soli, di fronte ad un mercato del lavoro precario, con la legge 30, a ad una scuola, della quale ormai in tutta Italia, come da noi, si parla, soltanto quando un istituto è costretto a lanciare l’ennesima colletta, che le famiglie devono sostenere, per comprare carta, gessi, tende e quant’altro”.
Continua il radicamento della Sinistra giovanile sul territorio, lanciato all’ultimo Congresso di Federazione, in cui fu eletto segretario Valerio Fabiani, e aumenta il numero degli iscritti “La Sinistra giovanile gode di ottima salute e si prepara ad affrontare una campagna elettorale dura, rivolta principalmente ai giovani – sottolinea Andrea Di Pietro, organizzatore di Federazione Sg – ma noi non ci accontentiamo, con la nascita del Circolo di Piombino, ci aspettiamo dai giovani piombinesi un grande contributo, per vincere queste elezioni e per avvicinare ancora più giovani alla politica”.
La Segreteria della Sinistra giovanile Federazione Val di Cornia-Elba
PIOMBINO: ANCHE L’UDC CONTRO LA LOTTIZZAZIONE A SALIVOLI
Riceviamo e pubblichiamo in versione integrale
«Le perplessità avanzate dai responsabili della “Rosa nel Pugno” in merito ad un eventuale insediamento turistico a Salivoli nelle immediate vicinanze del porticciolo – commenta Luigi Coppola dell’UDC – sono anche le nostre, infatti riteniamo che la città si debba dotare di una struttura ricettiva di qualità di tipo turistico alberghiero, senza che si debba ricorrere a forme di lottizzazzione con immobili appartenenti a diversi proprietari.
Sul nostro territorio – continua il segretario dell’UDC di Piombino – sono già presenti strutture con appartamenti o casette che pur avendo in comune un ufficio ricezione, appartengono a soggetti diversi che decidono di affittarle a terzi, questo comporta una disparità di offerta, dato che spesso fisiologicamente l’arredo interno ed esterno non è uniforme come dovrebbe essere nei villaggi veri e propri.
Piombino non ha bisogno di un turismo impostato sulle secode case, dato che ci sono già troppi appartamenti sfitti rispetto ai comuni limitrofi del comprensorio, avrebbe bisogno invece di una struttura ricettiva di qualità che accogliesse coloro che decidono di trascorrere un periodo di vacanza in città utilizzabile tutto l’anno in una zona panoramica ed attrattiva.
Il sindaco ha assicurato che, come la legge prevede un eventuale insediamento a Salivoli sarà un sito a metà strada tra villaggio turistico ed albergo con un unico riferimento gestionale e ricezionale.
Siamo lieti di queste affermazioni, però le nostre perplessità si riconducono a progetti simili che in passato da residence si sono trasformati in seconde case, ne sono esempio il villaggio “Mortelliccio” e il villaggio “Stellino”.
Auspichiamo che nel caso si dovesse realizzare realmente un certo tipo di struttura, si possa prevedere la presenza di più imprenditori che concorrano alla presentazione di progetti diversi tra loro in modo da ottenere il miglior risultato possibile.
Non ci piacciono situazioni particolari dove legittimamente una sola società costruttrice presenti la propria offerta».
Il segretario UDC Luigi Coppola
PIOMBINO: DROGA, MOBILITAZIONE CONTRO UNA LEGGE SBAGLIATA
«La legge sulla droga – commenta Stefano Ferrini, Coordinatore Rosa nel Pugno di Piombino – avrà risultati opposti a quelli che il governo afferma di voler ottenere. Mettere sullo stesso piano droghe pesanti e droghe leggere è solo una strumentalizzazione buona per fini elettorali, ma non affonda le sue radici nella realtà.
Il consumatore di droghe leggere non è un tossicodipendente potenziale, altrimenti avremmo avuto ed avremo generazioni di tossicodipendenti, dato il largo utilizzo che se ne è fatto e se ne fa. Con circa 5 spinelli per l’attuale legge si rischia dai 6 ai 20 anni di carcere e multe da 26 mila a 260 mila euro perché si equipara di fatto consumo con spaccio. Negli USA, che non hanno certo una legislazione antiproibizionista, lo spaccio si ha con l’equivalente di circa 100 spinelli… Nessun genitore può pensare che sia meglio far passare al proprio figlio che si fa qualche canna l’arresto, il processo con le relative spese, la condanna penale. Anche sul concetto di recupero poi le stesse comunità sono divise e molte ritengono che la costrizione non sia la via migliore. Si rischia poi di creare ancora più problemi a carceri già ora sovraffollati nei quali andranno a convivere giovani colpevoli di qualche canna di troppo con criminali incalliti.
Facciamo quindi appello alle altre forze politiche, alle associazioni ed alle comunità di recupero – conclude Ferrini – per organizzare una grande mobilitazione antiproibizionista anche nella nostra città per contrastare con forza una legge sbagliata, irrazionale, controproducente ed ingiusta, approvata tra l’altro in modo scorretto nel decreto sulle Olimpiadi che non c’entrava niente con le tossicodipendenze.
Stefano Ferrini – Coordinatore Rosa nel Pugno – Piombino
GORDIANO LUPI A CASERTA PARLA DI CUBA
Sabato 18 febbraio ore 17.00 a Pignataro Maggiore (Ce), «Azione Giovani» e «La Fenice» organizzano un incontro dibattito su Cuba al quale interverrà Gordiano Lupi come ospite d’onore del dibattito come profondo conoscitore dell’isola di Cuba, noto anche per l’acceso dibattito che ha intrapreso con il giornalista scrittore Gianni Minà, proprio sul tenore di vita dei cubani sotto il regime di Fidel Castro.
Scopo dell’incontro è quello di conoscere tutte le verità su un’isola che spesso è al centro di accesi dibattiti tra sostenitori dell’ipotesi dell'”inferno comunista” e sostenitori dell’ipotesi opposta: “paradiso del comunismo”. Consci che – commentano quelli di «Azione Giovani» – come è naturale che sia, la verità è distante da entrambe queste due visioni estreme, le associazioni sopra menzionate, hanno voluto organizzare un’iniziativa culturale che possa quanto meno diradare la nebbia che la disinformazione ha fatto calare su Cuba e i suoi abitanti. Non si tratterà di un incontro politico ma culturale, durante il quale si affronteranno discussioni sulla religione, sulla prostituzione, sulla lotta per la sopravvivenza, sull’amore per la musica, sul modo di vivere la sessualità, sulla libertà d’opinione e di dissenso e sul panorama editoriale dell’isola caraibica. Il tutto sotto la guida esperta di Gordiano Lupi, che ha vissuto Cuba, non da turista occidentale, ma tra i cubani, come fosse uno di essi.
PIOMBINO: AMERINI SULLA FUSIONE NEL RIOTORTO CALCIO
«Il progetto di fondere le quattro società calcistiche esistenti nel comune di Piombino – commenta Amerini capogruppo locale di AN – offre sicuramente dei grossi vantaggi, sia dal lato organizzativo, sia dal lato economico. Il vantaggio più grosso sarebbe quello di puntare tutte le risorse su una squadra che, partendo dalla posizione del Riotorto, potrebbe riportare in breve tempo il calcio “in alto” e dare, inoltre, importanza e notorietà ai promotori di questa idea. Premesso questo, veniamo alla realtà di Riotorto; una frazione con le caratteristiche di un piccolo paese, ma che “nel calcio” dimostra di saperci andare.
Riotorto, come del resto tutte le frazioni distanti dal comune, soffre dei classici disagi derivanti dalla mancanza di strutture e di servizi uguali a quelli di Piombino.
Per questo – continua Amerini – i cittadini ritengono di essere considerati di classe inferiore. Il fatto di sentirsi discriminati, per fortuna, non provoca sempre una reazione negativa, anzi, nei piccoli paesi spesso stimola i cittadini ad impegnarsi di più per dimostrare di non essere inferiori. Riotorto e la sua società calcistica è un esempio classico di quanto si può fare quando l’orgoglio si associa a una giusta dose di campanilismo.
Il calcio, comunque, non è stato il solo protagonista di questo “esempio”; è stato, però, l’elemento trainante che ha stimolato tutta una serie di iniziative collaterali molto importanti. La necessità di trovare finanziamenti ha spinto le due associazioni sportive esistenti nella frazione ad organizzare sagre, feste paesane e manifestazioni varie che, insieme al volontariato sono, infatti, il positivo epilogo di questo “esempio”. Per la maggioranza dei cittadini di Riotorto questo risultato, non solo è considerato come un “premio” per il lavoro svolto, ma è anche considerato una conquista da mantenere inalterata e da continuare. Queste considerazioni fanno sorgere grossi dubbi su quanto avverrà con la fusione delle società calcistiche.
Continuerà l’impegno dei cittadini? Le sagre, le feste paesane, il ritrovo al campo sportivo, i rapporti d’amicizia, le discussioni sportive, le cene con i ragazzi, le feste con le famiglie e tante altre iniziative continueranno o corriamo il rischio che finisca tutto? Sono questi gli interrogativi che si pongono i cittadini di Riotorto. Troppo alta la posta in gioco; non possiamo rischiare così. La mia modesta esperienza mi spinge a una riflessione che si può riassumere in queste poche parole: -Grazie sig. “promotori” per la vostra iniziativa che, però, non possiamo accettare. Preferiamo continuare a lottare con le nostre ristrettezze economiche e avere la nostra società calcistica indipendente. Queste – conclude Amerini – sono naturalmente le mie modeste opinioni, ma vogliono anche essere un invito alla riflessione per i dirigenti dell’Associazione Sportiva Calcio di Riotorto».
Il Capogruppo di A. N.
Giampiero Amerini
CONFESERCENTI CONTRO LA VENDITA SELVAGGIA DELL’ORTOFRUTTA
In questi giorni si sta discutendo presso il Senato, nell’ambito di una legge di sostegno del settore agricolo, la possibilità per i produttori agricoli di commercializzare i propri prodotti all’aperto dentro le loro aziende senza doverlo comunicare ai comuni. La Confesercenti ha organizzato una campagna per bloccare questo provvedimento, che rischia di mandare ulteriormente in crisi l’equilibrio della rete distributiva al dettaglio e la rete dei mercati. Tutti i presidenti locali dell’Anva, l’associazione nazionale degli ambulanti hanno inviato dei telegrammi di protesta al ministro delle politiche agricole Alemanno.
“L’emendamento presentato dal senatore Ruvolo – spiega Monica Cantini presidente dell’Anva della Confesercenti del Tirreno – prevede che gli imprenditori agricoli che vogliono vendere al dettaglio la propria merce, all’aperto dentro le loro aziende, non debbano presentare ai comuni nessuna richiesta di inizio attività. Se questa norma fosse approvata, contribuirebbe a rendere ancora più selvaggio e privo di regola il settore della distribuzione e della produzione di ortofrutta con ulteriori gravi e negativi riflessi sulla filiera e sulla sua credibilità”.
Con questo provvedimento il Governo pensa di poter abbassare i prezzi: “Invece si punta solo a creare situazioni di assoluta ingovernabilità distributiva – aggiunge Cantini – se questa disposizione venisse assunta, all’attuale stato di confusione e di incertezza distributiva, verrebbero aggiunti ulteriori fatti negativi quali la possibilità di stravolgere la destinazione di uso delle aree, l’alterazione delle previsioni dei flussi di traffico, l’impossibilità a determinare la filiera e l’origine del prodotto in vendita, la continuazione di una non corretta concorrenza commerciale per le imprese agricole rispetto alla tradizionale rete distributiva, con evidente allargamento dell’evasione fiscale e perdita del relativo gettito”.
Per questo anche l’Anva e la Confesercenti del Tirreno hanno inviato il telegramma di protesta al ministro Alemanno per chiedere l’immediato ritiro del provvedimento.